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LE ULTIME MISURE DI FINE LEGISLATURA. ATTENZIONE AI COLPI DI MANO



Articolo pubblicato su Car Carrozzeria

Scritto dal dott. Stefano Mannacio

“Il finale di questa legislatura si approssima e rischi di colpi di mano legislativi, che possono complicare la vita di imprese artigiane, danneggiati e assicurati, sono in agguato”

RITORNO ALLA MEDIAZIONE OBBLIGATORIA

La mediazione obbligatoria è stata demolita da una sentenza della Corte Costituzionale. Nel DDL sviluppo appare un emendamento che ne ripristina l’obbligo. In caso di approvazione l’unico effetto tangibile potrebbe essere, nella maggior parte dei casi, l’aumento dei costi della fase pre-giudiziale e un allungamento dei tempi di soluzione di una controversia. Nella RC auto l’istituto della mediazione ha una utilità relativa in quanto il codice delle assicurazioni definisce in modo chiaro le modalità per raggiungere una soluzione stragiudiziale di un caso, in mancanza della quale l’unico sbocco possibile è il contenzioso.

IVASS DALLA PADELLA NELLA BRACE

“Il Consiglio dei Ministri ha nominato, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, il professor Riccardo Cesari e il dottore Alberto Coriniti a Consiglieri dell’IVASS – Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, su designazione della Banca d’Italia”.

Questo il laconico comunicato del Governo che da l’avvallo ad una delle più gattopardesche operazioni di rinnovamento di un organo di Vigilanza. Dove esce di scena Giancarlo Giannini, ex presidente e commissario dell’ISVAP, a cui è stato notificato un avviso di garanzia per concorso in falso in bilancio nella valutazione delle riserve della FONSAI, entra sul palcoscenico il Prof. Cesari, consulente di punta dell’UNIPOL e professore universitario bolognese. Alberto Coriniti, invece, è stato dirigente dell’Isvap, poi direttore generale del CEIOPS, il regolatore delle assicurazioni, e della federazione europea delle compagnie assicuratrici. A completare l’ameno quadro c’è il Presidente dell’IVASS, Fabrizio Saccomanni, direttore generale di Banca Italia. Su Saccomanni nulla da rilevare se non il fatto che lavora per un istituto che detiene il 4,5% del pacchetto azionario delle Generali. Come si possa controllare una azienda di cui si è in parte proprietari è un mistero.

La fusione Unipol-FonSai sarà l’eredità che l’ISVAP lascia all’IVASS. La domanda allora sorge spontanea. Partendo dal presupposto che la competenza in materia assicurativa della nuova dirigenza è indiscutibile, dove sta l’indipendenza?

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