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Biella, convegno Rc auto il 10 aprile 2015: Assocars per i diritti, la concorrenza e la libertà di s

Fervono i preparativi per il convegno “Rc auto: diritti, concorrenza e libertà di scelta”, che si terrà a Biella il 10 aprile 2015 alle 20.30 presso l’auditorium di Città Studi. Saranno presenti parlamentari, rappresentanti istituzionali, sindacali e dell’avvocatura nonché delle categorie.


Il tema del convegno, organizzato da Assocars, Associazione carrozzieri e autoriparatori, nata nel Biellese nel 2012, sono le norme in materia di Rc auto contenute nel ddl concorrenza (approvato dal Consiglio dei ministri il 20 febbraio 2015).

No a quel ddl tossico

Una serata propositiva: verranno illustrate le nuove proposte della Carta di Bologna (composta da numerose sigle, fra cui Federcarrozzieri) in antitesi al ddl concorrenza. Le associazioni contestano le norme Rca del ddl concorrenza, deleterie per i diritti dei consumatori e per la libertà del mercato: i nuovi criteri di risarcimento delle vittime della strada abbassano ingiustamente i parametri risarcitori, ridimensionando il valore stesso della vita; gli assicurati non possono più cedere il credito o richiedere il risarcimento in denaro; si vagheggiano imprecisati sconti significativi per gli assicurati in cambio di sottoscrizioni di polizze che limitano la libertà del danneggiato attraverso una serie notevole di obblighi e rinunce.

Il peso delle parole stupende

Leggiamo assieme le parole del titolo del convegno. Primo, “diritti”: tutto quello che spetta all’automobilista danneggiato in caso di incidente. Ossia un risarcimento equo e rapido, un’auto riparata a regola d’arte, una vettura sicura dopo la riparazione dal carrozziere che opera in modo professionale. Secondo, “concorrenza”: le assicurazioni tentano di fare cartello per evitare di essere concorrenziali le une con le altre, puntano al disegno legge concorrenza proprio per controllare il mercato, mentre noi ci battiamo a favore di una vera concorrenza. Terzo, “libertà di scelta”: l’automobilista danneggiato dev’essere libero di scegliere il carrozziere indipendente di fiducia, mentre il ddl concorrenza voluto dalle assicurazioni spinge il consumatore fra le braccia del carrozziere convenzionato con la compagnia. Mediante due aberranti invenzioni come il risarcimento in forma specifica e l’abolizione della cessione del credito.

Tutta Italia

La Carta di Bologna è itinerante: le sigle aderenti si sono riunite in convegni o hanno organizzato giornate di protesta un po’ in tutta Italia. La tappa più recente era Napoli, con Mo Bast in qualità di sigla ospitante. Ma la mobilitazione è costante: Bologna, Genova, Torino, ma anche Cagliari, Firenze, Roma, Benevento e Napoli. Senza sosta contro lo strapotere della lobby assicurativa. Che un anno fa ha tentato di introdurre il risarcimento in forma specifica e l’abolizione della cessione del credito introducendoli nell’articolo 8 del decreto Destinazione Italia, poi stralciato. E adesso ci riprova, facendo sempre pressing sul ministero dello Sviluppo economico (e trovando spazio per sfondare…).

Il nostro obiettivo

Un convegno, quello di Assocars 2012 a Biella, per sensibilizzare, svegliare, far reagire. Con una convinzione: l’anno scorso, l’articolo 8 venne cancellato; allo stesso modo, la parte relativa alla Rc auto può essere eliminata dal ddl concorrenza. Nonostante l’opera di lobbying delle assicurazioni, nonostante colossi che macinano profitti per 2,5 miliardi di euro l’anno nel ramo danni, nonostante politici (specie al ministero dello Sviluppo economico) che si ostinano a riproporre regole anti-concorrenziali e liberticide. A Biella, si respirerà un’aria positiva, fatta di libertà, concorrenza, diritti del danneggiato, tutela delle vittime della strada. E sì, protezione del lavoro dei carrozzieri indipendenti.

FOTO DELLA SERATA

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Riepilogo della serata

Al tavolo

Tommaso Caravani, giornalista nel ruolo di moderatore

Davide Galli, presidente di Federcarrozzieri

Alberto Bonino, presidente di Assocars

Furio Truzzi, presidente nazionale Assoutenti

L’incontro inizia puntuale perché prevede molti interventi.

L’ Avvocato e consulente Assocars

Illustra il Disegno Di Legge del 20 febbraio 2015, detto anche Disegno di Legge concorrenza. nella sua finalità all’art.1

  1. La presente legge interviene a rimuovere ostacoli regolatori all’apertura dei mercati, a promuovere lo sviluppo della concorrenza e a garantire la tutela dei consumatori, anche in applicazione dei princìpi del diritto dell’Unione europea in materia di libera circolazione, concorrenza e apertura dei mercati, nonché alle politiche europee in materia di concorrenza.

Definisce questa legge come un messaggio mediatico, dovrebbe far passare l’informazione che la legge abbassa i costi delle polizze, in realtà ne risulta, invece, che le associazioni avranno più utili.

Illustra con forza l’importanza della “Carta di Bologna”

MASSIMO PERRINI, Avvocato

La genesi della vicenda è politica. Sono norme manifesto scritte sotto dettatura (dall’ANIA)

Ci sono questioni di diritto alla persona.  I soldi dove stanno? Stanno nelle norme sul danno alla persona. cosa voglio fare? Scrivere le loro tabelle sul danno alla persona per abbassare i risarcimenti ai danneggiati dando mandato al governo, a qualche ministro in accordo con qualcun altro di determinare i valori del risarcimento al danno alla persona.

La politica si deve assumere le proprie responsabilità. Qui c’è chi guadagna milioni di euro su l’ RC auto. C’è una redditività sul sistema assicurativo italiano che è di oltre l‘8 %. Bisogna decidere da che parte stare.

L’anno scorso le contraddizione all’interno del PD fecero ritirare l’Art.8.

Questa è una partita che si gioca all’interno del partito di maggioranza. la buona politica le scelte giuste le sa fare: quando si tratta di decidere se stare dalla parte di 2/3 amministratori delegati che votano per tre o dalla parte di centinaia di artigiani, di danneggiati, professionisti e altri la scelta si faccia da sola.

Dott. FURIO TRUZZI, Presidente nazionale assoutenti

Indennizzo diretto uguale rapina diretta.

Il DDL del 20 febbraio, nel settore assicurativo tutto si può dire meno che sia un disegno di legge a favore della concorrenza. E’ a favore del monopolio. E’ un disegno che tende a rafforzare chi ha già i poteri e i controlli nel mercato dell’assicurazione obbligatoria

E’ un mercato obbligatorio controllato da tre compagnie di Assicuratrici che detengono oltre il 70 %. Una di queste presieduta da Fabio Cerchiai. il disegno sulla concorrenza verte sul fatto che questo signore mi concede uno sconto, a me consumatore, se rinuncerò ai miei diritti da danneggiato. E’ una cosa al di fuori di ogni logica.

Facciamo un passo avanti ogni convegno. Ci sono altri disegni di legge. Partiamo anche da Biella per dire che arrivato il momento di unire questo fronte che cerca di tradurre in norme e modernizzare un settore che va modernizzato. Ad esempio abolendo l’indennizzo diretto. Costruire con più forza questa rete che è partita dalla Carta di Bologna .

siamo alleati dei carrozzieri per essere liberi di scegliere il migliore. poi, con voi, in particolare con Federcarrozzieri , siamo legati da un patto  per migliorare questo settore a vantaggio del consumatore finale.

Dott. RAFFAELE ZINNO, Segretario nazionale SISMLA (sindacato italiano specialisti medicina legale e delle Assicurazioni)

L’ articolo  che ci interessa indagare è l’art 7 del DDL, cioè il Risarcimento del danno non patrimoniale. Rispetto all’8 dello scorso anno che siamo riusciti a far stralciare, nel DDL del 20 febbraio c’è un miglioramento dal loro punto di vista. E non riguarda quello che è scritto nel disegno di legge, ma quello omesso che si riesce appena ad intravedere.

Vedremo scomparire le patologie suscettibili da accertamenti clinici strumentale e obiettivo, quindi tutte le malattie psichiche (le sindromi post traumatiche, le sindromi soggettive) verranno tolte, quindi, non saranno risarcite.

Perché verranno istituite due tabelle nuove?

Chiede che venga istituita una commissione, medico legale e non solo, che faccia le tabelle.

Non vogliamo trasformare in indennizzo quello che è un nostro diritto, il risarcimento.

EZIO BRESSAN, vicepresidente dell’ Associazione italiana familiari vittime della strada

Ha perso un figlio di 20 anni a seguito di un incidente stradale ed è per questo che si è avvicinato all’Associazione.

Noi non vorremmo che venissero rifatte le tabelle, le tabelle ci sono, le tabelle del tribunale di Milano. Ci sono, usiamole.

Come si fa a quantificare quant’è il dolore? Mio figlio viene quantificato tanto al chilo?

Ma vogliamo scherzare!

€ 2.500.000.000 di utile per le Assicurazioni nel 2013! e vogliamo tagliare i risarcimenti perché le assicurazioni non riescono a gestirsi! Riducano l’utile!

Siamo in una società civile debbono fare un passo indietro facendo gravare sul loro utile

l’abbassamento delle tariffe e non sui risarcimenti. Non possono nemmeno dire che sono i più alti risarcimenti in europa. Sono gli stati europei che devono adeguarsi all’ Italia.

Il risarcimento non mi ha ridato mio figlio, però mi dà la possibilità di combattere. Io mi muovo per combattere questa battaglia.

Le assicurazioni sono associazioni a delinquere.

Dott. GIAMPAOLO BIZZARRI, Portavoce consorzi Toscani, Patrocinatore stragiudiziale

Vorrei ringraziare il dottor Bressan e fare presente che le associazioni vittime della strada sono importantissime in questa battaglia. Vorrei anche che tutte le associazioni vittime della strada portassero un contributo univoco, si unissero in un unica voce.

Le compagnie stritolano tutti, esclusivamente ai danneggiati, chiunque siano i danneggiati in questa situazione.

Tutti gli artigiani si dovrebbero mettere uno davanti all’altro, non chiudersi ognuno nel proprio orticello perché se da qui andiamo via e nessuno pensa al giorno dopo non faremo niente.

Con la carta di Bologna questo è cambiato, perché la carta di Bologna  ha portato le associazioni, i consorzi nella realtà nazionale. Ha dato loro visibilità., ha dato la possibilità di creare un unione, una grande forza. E di questo devo ringraziare due persone in particolare: Davide Galli e Alberto Bonino, che come due conducenti di una locomotiva sono riusciti ad unire tante carrozze.

I consorzi si devono unire sempre di più.

Vi aspetto il 16 maggio a Firenze, un’altra tappa importante per la carta di Bologna.

Dott.ssa ANNA MARIA GANDOLFI, coordinatrice inrete car

chiede quanti carrozzieri sono in sala, quante mogli di carrozzieri (come lo è lei), quante mogli e figlie che lavorano in carrozzeria, quante segretarie donne…cerca una vicinanza, una solidarietà di genere. chiede ancora, nelle carrozzerie chi si occupa di capire e sviscerare il DDL?

ci viene chiesto di cambiare? siamo sempre sotto attacco, allora ben venga la Carta di Bologna perché l’unione fa la forza.

Siamo pronti a reagire, ad andare a Roma, se necessario, con i nostri carroattrezzi a far capire a chi di dovere quello che vogliamo dire?

I francesi hanno scritto nella loro legge: le assicurazioni sono obbligate ad informare gli automobilisti francesi che sottoscrivono le polizze assicurative che sono liberi di scegliere, anche per danni indiretti.

Sono solo quattro righe, perché non vengono aggiunte anche al DDL italiano?

I poteri forti sono sempre coperti da qualcun altro.

Ci permettete di lavorare, che ci piace. Lasciateci Lavorare in pace!

ROBERTO PADOVANI, Rete amica Valle D’Aosta

E’ qui a celebrare la creazione di una nuova Associazione. Nata  a seguito di una scoperta che hanno fatto: la Valle d’Aosta e il Biellese sono divisi dal Monte Rosa. Sono divisi, ma hanno le stesse problematiche nel loro lavoro. Ma il costo della tariffa oraria nel biellese era più basso rispetto al nostro.

Hanno deciso di non farsi più concorrenza sleale, sottostare alle compagnie di assicurazioni. Hanno scelto di dialogare, di essere colleghi.

E’ nata, quindi, a seguito di questo grande impulso, una nuova Associazione che unisce Rete amica carrozzeria e Assocars.

SAVERIO MERCADANTE, Vice presidente nazionale di CNA Autoriparazioni.

Dice di essere in veste ufficiale. che parlerà di una linea che ha individuato come possibile.

Bisogna fare un azione forte contro i poteri forti, così da spingere il governo a prendere una posizione. Fare una associazione di categoria per la cessione del credito e per la libera scelta è utile, ma non è sufficiente. Non è tollerabile che la politica si pronunci così. Veniamo calpestati nei nostri diritti. Dobbiamo fare un fronte comune.

Propongo azioni comuni forti. Ricordo le tute bianche.

Noi carrozzieri siamo i brokers assicurativi più forti d’Italia. Azioni a partire dall’Autopromotec di Bologna, in più iniziative nelle piazze d’Italia, in streaming.

Afferma che la politica deve riformare il Codice della strada e l’RC auto.

FRANCO VOLPE, vice Presidente confartigianato Biella

Richiama all’importanza di unirsi in un fronte comune, il suo motto è “O tutti, o nessuno”.

Dichiara anche che se non c’è questa volontà, questi incontri, questi sforzi non serviranno a nessuno.

LUCA GUZZO, Direttore CNA Biella

Richiama l’attenzione su che cosa si possa ancora fare sul territorio biellese.

dice che siamo ancora a discutere su come vincere la battaglia, invece bisognerebbe discutere su come vincere la guerra.

Va bene che si facciamo tanti manifesti, tante carte di Bologna, che ognuno si faccia la propria,ma che quando sarà ora di agire, davanti al parlamento ci sia la lobby dei carrozzieri, che si facciano sentire. solo restando uniti si potrà fare.

Dichiara che quello che sta facendo Assocars con le associazioni è davvero importante.

Tanto è stato fatto, tanto si potrà ancora fare.

Dott. STEFANO MANNACIO, Presidente del CUPSIT (Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali Italiani)

E’ arrivato di corsa, a tarda sera a causa dei ritardi dei treni. E’stato accompagnato da un ex pilota del Rally Parigi Dakar.

Due cose sulla Carta di Bologna .

Il progetto che è stato proposto aveva l’intento di coalizzare tutti gli operatori dell’ RC auto attorno ad un progetto che avesse delle basi di proposta sia legislativa che parlamentare complessiva. quindi dal punto di vista politico e tecnico l’intento era cercare di far capire che esiste un potere contrattuale maggiore rispetto al potere contrattuale delle singole categorie.

La carta di Bologna è una cosa di cui siamo molto orgogliosi anche perché è riuscita a dare un contributo tecnico fondamentale allo stralcio dell’ art.8.

chiediamo che le confederazioni prendano seriamente questo progetto complessivo in considerazione e lo firmino e lo sottoscrivano per due motivi.

Nei punti della carta di Bologna c’è una riforma complessità dell’ autorità di controllo, cosa di cui noi abbiamo preso coscienza ed è necessaria.

Il progetto della carta di Bologna è un progetto di coalizione, quindi non vuole dividere i vari settori, ma li vuole unire moltiplicando la capacità di azione politiche e di proposta tecnica è importante che la tengano in considerazione. Il governo non può non tenerne conto.

Noi siamo orgogliosissimi di aver creato questa coalizione, è stato un lavoro faticoso di persone che si vogliono bene, di persone tecnicamente preparate. Non desideriamo più che ci siano declassamenti o disinformazione su questo. non tollereremo più errori di chi non dovrebbe più farli. la prossima settimana il DDL andrà in parlamento. Noi avremo i nostri incontri, ci piacerebbe condividerli con tutti. rappresentarci divisi è la peggiore cosa perché rende il risultato drammaticamente incerto

IVANO VERNAZZANO, Carrozzieri Liguri

Dice: si parla! si parla! si parla! come dice Anna, c’è bisogno di Azione, azione azione!.

siamo stufi di veder riproporre delle cose che sono state licenziate in maniera vergognosa e vederle riproporle. E’ un’offesa a chi si è battuto perché non succedessero queste nefandezze. E’ un’offesa all’intelligenza del cittadino. E’ un’offesa alle istituzioni stesse che un domani dovessero approvare una cosa del genere.

gli utili delle compagnie di Assicurazioni è di € 2.500.000.000. e si fanno delle campagne che dicono che i premi delle compagnie sono alti a causa delle truffe. Io non ho mai visto un truffato guadagnare tanti soldi. Sarà bene che andiamo a vedere dove stanno veramente le truffe. ci dovremo unire tutti in un’Associazione vittime delle compagnie di assicurazioni. Ci stanno uccidendo.

SENATRICE NICOLETTA FAVERO (PD)

Inizia con il firmare la Carta di Bologna. Ringrazia chi l’ha coinvolta in questa storia. Dice: Avrei voluto parlare di Assocars, avrei voluto chiedere a voi, nonostante la crisi, se nell’ambito del lavoro, quelli che sono stati gli incentivi vi hanno spinto a dare lavoro! Bisogna, però, avere fiducia nel futuro, avere una speranza.

Mi sono resa conto che questo DDL non è molto amato.

Ha scritto negli appunti delle parole chiave:

– LIBERTA’ (di scelta)

–  CONDIZIONARE (il mercato delle autoriparazioni)

–  NO OLIGOPOLIO

–  TUTELA DEI CONSUMATORI

–  TRASPARENZA

–  FARE UNIONE, FARE SINTESI, METTERSI INSIEME

Dice ancora che per non permettere a questa normativa di vedere la luce è necessario mobilitarsi tutti insieme. Che le assicurazioni non devono e non possono entrare in merito alle riparazioni dei veicoli incidentati. Che ci deve essere libertà di scelta.

Dice che ha sentito dire che la proposta di legge della collega Moretto è buona.

FATECI UNA PROPOSTA, VOI A NOI.

ONOREVOLE ROBERTO SIMONETTI (LEGA NORD)

Come politico vi do la garanzia di firmare gli emendamenti e votarveli.

I temi che ci ponete all’attenzione sono importanti. Gli artigiani devono poter lavorare senza essere vessati dalle lobby, senza aver nessun cappio al collo. Sono contrario alle carrozzerie fiduciarie perché impediscono all’autonomo di poter decidere.

E’ l’artigiano a dover decidere il prezzo delle sue prestazioni professionali. devono essere padroni delle loro aziende.

Ci occuperemo delle tabelle legate agli infortuni, del reato dell’omicidio sulle morti stradali.

Sarò felice di leggere le vostre carte. FATEMELE PERVENIRE!

ONOREVOLE ANDREA COLETTI (M5S)

Si rivolge alla senatrice Favero e la esorta a chiedere al capogruppo della commissione finanze, sig. Causi, che ha presentato un progetto di legge tale e quale a quello del governo (è lui il capogruppo e conta molto in quella commissione finanze)

di ritirarlo, come dimostrazione che come gruppo politico volete cambiare verso. Dalle assicurazione ai cittadini.

Sono rappresentante del Movimento 5 stelle, sono avvocato e mi occupo delle vittime della mala sanità, sono un sottoscrittore di una polizza RC auto  e una probabile vittima della strada.

Il DDL è inemendabile, è una tale vergogna che deve essere ritirato. Venite a Montecitorio voi, insieme ai vostri, amici, parenti, conoscenti vittime della strada, venite a protestare.

E’ importante parlarne, ma poi è importante agire.

Questo DDL rischia di abbassare della metà i risarcimenti della vittime della strada, cioè dei meno tutelati. Di coloro che non sono neanche tutelati dallo stato.

Non è vero che le assicurazioni risarciscono di più rispetto l’Europa, questo è un mantra mandato in giro da Unipol, ma non è così.

Vi parlo dell’ Ivas che ha fatto un quadernino del gennaio 2014 su ramo delle RC auto. E’ emerso che per ogni polizza Rc auto in Italia le assicurazioni ci guadagnano un margine tecnico d i49 % per ogni polizza. In Europa hanno un margine tecnico di 2.5% per polizza.

Vogliamo fare come l’Europa e abbiamo risolto il problema.

Applichiamo le tabelle di Milano, bastano e avanzano.

Vorrei chiedere a Unipol sai quanti partiti ha finanziato. voi, avete finanziato quanti partiti?

Le assicurazioni hanno finanziato tutto l’arco parlamentare.

Per questo motivo, secondo voi, i politici ascolteranno voi o le assicurazioni? Non possiamo metterci sullo stesso livello. Vi vorrei vedere in piazza, unitevi, mettetevi insieme e fate sentire alta la vostra voce davanti a palazzo Chigi.

A tutti i parlamentari, piuttosto che far firmare la Carta di Bologna, fate firmare una lettera indirizzata a Matteo Renzi per far ritirare questo Disegno di Legge.

GILBERTO PICHETTO FRATTINI, Consigliere regionale e capogruppo di Forza Italia nel consiglio regionale del Piemonte

Ho ascoltato con attenzione, purtroppo non posso votare il DDL, non sono nel Parlamento.

La vostra battaglia di categoria va a coincidere perfettamente con la tutela dei consumatori. Cosa potete fare?

Questo DDL è del Governo, potete fare una mobilitazione nazionale, le Associazioni di categoria potrebbero farsi sentire un po’ di più. credo che fare una mobilitazione davanti a Montecitorio non sia troppo efficace, ce ne sono tre al giorno e non credo che funzioni granché.

Bisogna tenere una posizione dura nei confronti dei capo gruppi, dei capo partiti, dei segretari di partito, questo sì, potrebbe valere, potrebbe essere ascoltato.

Alla fine del suo intervento firma la Carta di Bologna.

Prima dell’ultimo intervento in programma a cura di Davide Galli, viene proiettato il video che presenta Oxygen.

DAVIDE GALLI, presidente  Federcarrozzieri

Sarebbe bellissimo parlare di Oxygen è una piattaforma che sta avendo molto successo. Ne parleremo al Promotec. Già nel 2008, nel blog, dicevo che sarebbe arrivati questi momenti.

Parlerò del DDL con parole da carrozziere, un po’ più francamente.

Secondo me non vogliono tutto, vogliono portare a casa una parte, quella più interessante di questo disegno. Vogliono togliere la cessione di credito che è l’unico strumento che fa la differenza, per tutti. Tolto questo strumento, possono anche permettersi di andare in televisione e dire “ abbiamo lasciato in pace i carrozzieri, il danneggiato è libero di scegliere il carrozziere che vuole. Tanto vi abbiamo tolto la cessione di credito e paghiamo quello che diciamo noi”. Faranno una doppia bella figura.

Noi non vogliamo solo la libera scelta, questo a prescindere. Noi vogliamo mantenere questo strumento eccellente che è la cessione di credito.

Io credo che il vero intento di questo DDL vada a parare sulla cessione di credito.

Mi rivolgo a chi è ancora legato con uno o più accordi, potrebbe darsi,

che tra  un anno ci troveremo ancora qui, più amici di prima perché siamo diventati tutti indipendenti, cessione di credito. Pensateci bene.

Abbiamo attorno a noi delle persone, un gruppo di lavoro, dei tecnici molto competenti che ci anticipano su questi DDL e che ci suggeriscono cosa è meglio fare. Grazie a loro che Federcarrozziere è arrivato per ben 2 volte a parlare con Matteo Renzi, nel 2013 alla Leopolda a Firenze e una seconda volta in segreteria del Pd, non era ancora premier.

Tra un mese lo incontreremo ancora.

Io so che in questa sala ci sono carrozzieri fiduciari. Sento tutti i giorni le motivazioni di questi carrozzerie. Quante saranno le carrozzerie che non ci saranno più tra tre anni, ma non perché chiudono, ma perché è un comparto anziano che chiuderà senza riuscire a vendere? Questi ci lasciano in eredità questi disegni di legge.

Non mi pare giusto che un pugno, anche nutrito, di aziende che utilizza il mercato a proprio comodo, magari perché conosce l’agente assicurativo, il perito rimane legato a questi metodi di convenzione, abbassando e riducendo i diritti di tutti gli altri.

Pensando di essere i più furbi. I più furbi sono quelli che avete di fianco, non siete voi.

Concludo col dire una cosa: per rispettare tutte queste persone che si mobilitano, che tutelano le aziende, che leggono e si informano, queste associazioni, non dico me, che partecipano ai convegni per far capire come muoversi e far fronte comune. Ecco vorrei dire a questi fiduciari, tra poco c’è un buffet, una torta, che non si confondessero in mezzo alle persone che si impegnano. Possono andare tranquillamente a casa a meditare.

ALBERTO BONINO, Presidente di Assocars

Conclude.

Vorrei solo aggiungere una cosa. In questi tre anni, Assocars ha fatto passare un treno importante, io spero che tutti abbiamo capito cosa dobbiamo fare. Abbiamo professionisti, abbiamo dei politici, dei medici, degli avvocati che ci difendono a spada tratta.  noi dobbiamo dimostrare coerenza ed onestà. La cosa più bella che voglio ricordare è lo spirito, la squadra, una squadra incredibile. E se vogliamo, insieme alle altre associazioni in Italia sentiranno sicuramente a parlare di noi.

Buffet e taglio della torta.

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