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Tutti terzisti: così il Governo Letta realizza il sogno delle Assicurazioni

storia della carrozzeria

Ecco i provvedimenti ammazza carrozzieri.

Rc auto: La sottosegretaria del Ministero dello Sviluppo Economico, Simona Vicari, ha preannunciato, tra gli, altri tre provvedimenti “rivoluzionari”.

Uno: abolizione della cessione di credito.

Due: potenziamento del risarcimento in forma specifica, e questo anche fuori dal sistema diretto. Cioè: si vuol dare alle Assicurazioni la facoltà di offrire per i danni a cose il risarcimento in forma specifica in alternativa al risarcimento pecuniario, obbligando i danneggiati a recarsi presso i riparatori scelti delle compagnie assicurative. Addirittura, anche in assenza di incidente da indennizzo diretto.

Tre: la introduzione di nuove, confuse e pasticciate, norme tagliola sulla prescrizione del diritto al risarcimento da far applicare alle denunce di sinistro. Si tratta di innovazioni che renderanno ancora più lunari le procedure risarcitorie, trasformandole in trappole per automobilisti e carrozzieri, col risultato di aumentare i costi per ulteriori e necessari interventi di patrocinatori.

Si tratta evidentemente di un tris di provvedimenti scritto sotto dettatura dell’Ania.

L’articolo 29 del 2012 (quello che pretendeva di decurtare del 30% il risarcimento a chi no faceva riparare l’auto dal fiduciario di compagnia) al confronto era una passeggiata di salute.

Ricordate le battaglie con migliaia di fax inviati e la successiva cancellazione del comma due? Bene, quella è roba che appartiene al passato, un passato che vedeva le carrozzerie unite.

Quel tentativo del Governo di allora doveva servirci di lezione, e invece? Tutti a pensare al proprio orticello, e a criticare chi diceva che era pericoloso.

E’ stato creando anche un raggruppamento chiamato Federcarrozzieri. Lo avete richiesto voi, ricordate?

Poi ci sono i colleghi che…..“ma noi siamo solo fiduciari con ******* , sai nella nostra provincia autonoma non possiamo non esserlo”. Quelli invece che fanno i consorzi con colleghi tutti fiduciari, tranne il presidente, perchè? “no ma poi , piano piano insegno loro a mollare, piano piano”, e quelli che “noi abbiamo fatto un’accordo quadro con la compagnia che ci riconosce una tariffa eccellente ” e le altre compagnie ? Tutti forti sul territorio locale, ma poi….

Ne abbiamo sentiti tanti di carrozzieri e di gruppi di carrozzieri dire la loro sul fiduciariato, e abbiamo sempre mantenuto la nostra idea, coerenti e impavidi, perchè sapevamo che o siamo uniti noi carrozzieri, oppure sono unite loro assicurazioni, i piccoli gruppi provinciali, territoriali, contro le leggi votate a Roma non valgono nulla.

Allora cosa fare adesso davanti agli imminenti provvedimenti ammazza carrozzieri annunciati dal Sottosegretario Vicari?

Ci piace l’iniziativa di alcuni amici che di questa vicenda sembrano conoscere bene alcuni retroscena e perciò pubblichiamo un pezzo da Tempario.it, invitandovi a scaricare e inviare (noi di Federcarrozzieri lo faremo tutti compatti) il documento da loro predisposto e allegato al testo.

Non possiamo però esimerci dal ricordare a tutti quali drammatici scenari si aprono con la approvazione dei provvedimenti ammazza carrozzieri che trasformeranno tutte le imprese artigiane in terzisti.

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Liberta di riparazione – Diritto del Danneggiato

“…… oggi a Roma si è tenuto l’incontro tra i rappresentanti della categoria “carrozzieri” ed esponenti del Ministero dello Sviluppo coordinati dal dott. Vecchio. Purtroppo, a causa di altri impegni, alla riunione non ha preso parte, come annunciato, il Sottosegretario Simona Vicari. In rappresentanza della categoria hanno partecipato i sigg. Cerminara (segretario nazionale ANC-Confartigianato), Turco (segretario nazionale CNA) e l’Avv. Melfa (segretario nazionale CASArtigiani). Significativa la presenza del Presidente dei carrozzieri di ANC-Confartigianato,Silvano Fogarollo il quale ha potuto ampiamente illustrare le posizioni del settore rispetto alle presunte intenzioni del prospettato decreto legge, volto a disciplinare la liquidazione del danno materiale in forma specifica. Di fatto, le Confederazioni degli artigiani carrozzieri vigileranno sulla materia oggetto di disciplina da parte del governo….”

Tempario.it, sulla scia degli eventi delle ultime settimane, lancia l’iniziativa

                        “LIBERTA’ DI RIPARAZIONE – DIRITTO DEL DANNEGGIATO”

Allegato al presente articolo, troverete pronto per lo scarico, un modello di missiva da sottoscrivere ed inviare alle funzioni decisionali del Ministero e del Governo, affinchè questa prospettata normativa – errata ed ingiusta – possa essere fermata in tempo. Contestualmente si invita tutte le altre analoghe piattaforme a condividere e promuovere la predetta iniziativa.

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Tutti Terzisti

Preferiamo giocare d’anticipo, e spiegare che cosa accadrà quando tra poco i desideri Ania recepiti al Ministero dello Sviluppo Economico diventeranno realtà.

1) Ci sarà la morìa dei carrozzieri indipendenti. Rimarranno in piedi solo i carrozzieri terzisti, cioè fiduciari di una Compagnia. E gli ex indipendenti dovranno, per sopravvivere, trasformarsi in terzisti. Addio ad aziende sane, a vantaggio di ditte insalubri, e incremento del personale in nero, irregolarità, mancanza di rispetto delle norme a tutela dei lavoratori e dell’ambiente, riparazioni fatte alla bell’e meglio; altro che “a regola d’arte”: l’obiettivo sarà sfornare riparazioni a tremila all’ora.

2) I carrozzieri, tutti terzisti, lavoreranno con regole commerciali dettate dalle Assicurazioni. La strategia delle Compagnie è diabolica: mediante il ricorso a convenzioni o rapporti fiduciari, le Assicurazioni impongono alle carrozzerie le tariffe orarie predeterminate, i tempari di riparazione standardizzati, la fornitura all’automobilista di servizi che rimangono a carico del fiduciario (come il servizio di fornitura di auto sostitutive). La Compagnia può imporre alle carrozzerie la fornitura di parti di ricambio e di prodotti vernicianti: il carrozziere è, al 100%, un terzista fornitore di manodopera. Zero autonomia. Zero guadagni. E, se permettete (sì, c’è anche quello nella vita), zero dignità.

3) Capitolo coerenza. I carrozzieri fiduciari di oggi pensavano d’essere furbi, fatturando in convenzione 20/25 euro e fuori convenzione a 40/49 euro. Erano convinti che le Compagnie non se ne accorgessero, che le fatture non fossero visionate, che i periti non riferissero ai loro datori di lavoro. Ma domani, quando saranno le Assicurazioni a decidere le tariffe, quale sarà il riferimento che verrà preso in considerazione: 20 oppure 49 euro?

Una categoria spappolata.

Il ministero dello Sviluppo economico riuscirà ad accontentare l’Ania? Di certo, ha un vantaggio, che gli consente ampia libertà di movimento: la massa critica delle carrozzerie è fiduciaria. E chi se ne frega se esistono colleghi che hanno tariffe alte di convenzione,non tutti le hanno. Chi se ne frega se alcuni fiduciari sbandierano improbabili guadagni con i tempi e le tariffe dettate dalla Compagnie. Oggi, entrambi questi colleghi sono liberi di lavorare liberamente con le Compagnie con le quali non sono convenzionati, ma domani?

Le norme sulla prescrizione.

Non è chiaro come al ministero, o all’Ania, pensino di collegare la prescrizione del risarcimento (che spetta comunque al danneggiato) collegandola alla denuncia di sinistro (che è cosa che fa l’assicurato): sono istituti differenti, lo sanno tutti. Noi prevediamo che questa norma, ennesimo mostro giuridico, servirà solo a creare una marea di contenzioso.

Cessione del credito: lo stupro di uno strumento intelligente.

Una chiusura polemica sulla cessione del credito. La massa dei carrozzieri ha scambiato la cessione per la delega, consegnandola al perito al posto della delega, senza notificarla. Poi ci sono quelli che neanche la usano, perchè il perito non vuole. Domani, senza cessione, per avere i tuoi soldi, dopo la riparazione che hai effettuato, i call center ti rimbalzeranno dicendo: “Si rivolga al cliente che ha ricevuto l’assegno da due mesi”. È difficile incassare da un soggetto privato che ha già sicuramente speso quel denaro e sta girando con l’auto riparata. Una volta privi della cessione del credito, eliminata dal Governo, anche i carrozzieri più ottusi capiranno l’importanza di quello strumento. Disintegrato dall’esecutivo Letta per realizzare i sogni dell’Ania. Alla faccia dello sviluppo economico.

We don’t need no education. We don’t need no thought control

carrozzieri terzisti

Ufficio stampa Federcarrozzieri.


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