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Sicurezza, qualità e tracciabilità delle lavorazioni

SICUREZZA, QUALITÀ  E TRACCIABILITÀ DELLE LAVORAZIONI

Convegno Nazionale Federcarrozzieri


Bologna, Hotel Novotel Bologna Fiera,

sabato, 1 dicembre 2018

Federcarrozzieri, l’Associazione confederata dei Carrozzieri Indipendenti, torna a riunirsi nel suo congresso nazionale il prossimo 1 dicembre 2018, nella sua città natale.

L’Associazione senza scopo di lucro è nata infatti, proprio a Bologna nel 2012. Fortemente voluta da un ristretto gruppo di carrozzieri che per primi hanno evidenziato gli obiettivi del sistema assicurativo: convenzionare e controllare l’intera filiera dell’autoriparazione.

Nata da sei anni, Federcarrozzieri da poche decine di associati oggi può contare su oltre 2600 carrozzieri associati in tutta Italia. Si tratta di artigiani liberi da convenzioni assicurative, che hanno firmato un codice etico fondato su principi di professionalità, trasparenza, tracciabilità del lavoro svolto a regola d’arte, qualità del servizio, e tutela del cliente.

L’incontro di Bologna, al quale prenderanno parte anche il Viceministro allo sviluppo economico, l’On. Dario Galli (Lega), il Presidente della V Commissione permanente del Bilancio (M5S), Sen. Daniele Pesco, i parlamentari, On. Galeazzo Bignami, Commissione parlamentare per la Semplificazione (FI) e On. Andrea Colletti (M5S) membro della III Commissione Esteri, sarà un tavolo tecnico incentrato sull’importanza di investire nella qualità del lavoro, dei servizi che si offrono ai clienti, sulla necessità di compattare il settore per osteggiare competitor sempre più strutturati e potenti.

Sarà anche l’occasione per porre ai rappresentanti del Governo del Cambiamento e del Parlamento richieste specifiche in materia di sicurezza e di libertà nelle scelte commerciali dei consumatori troppo spesso condizionati da comportamenti che la Legge Concorrenza ha già bocciato.

Sono più di 500 le iscrizioni al convegno di colleghi del settore provenienti da tutta Italia, pronti a porre le loro domande ai politici presenti:

la prima questione, anticipa Davide Galli presidente di Federcarrozzieri, sarà illustrare al governo le criticità inerenti l’intero comparto dell’autoriparazione, nello specifico chiederemo una particolare attenzione per la salvaguardia della sicurezza stradale anche attraverso la verifica della qualità delle riparazioni sui veicoli.

Federcarrozzieri è infatti impegnata insieme alle Associazioni dei Consumatori facenti parte del (CNCU), affinché le auto siano riparate secondo regole ferree. Le auto devono tornare in strada veramente sicure – prosegue Davide Galli- perché la sicurezza delle riparazioni non può essere sottoposta alla discrezionalità dell’artigiano e tantomeno condizionata da parametri indicati dalle imprese assicuratrici.

Federcarrozzieri– continua il presidente Galli- chiede che le auto siano riparate secondo gli standard che la casa madre della vettura impone. Ogni autovettura deve poter essere rimessa in circolazione con gli stessi standard di sicurezza di quando è nata.

Tracciabilità della riparazione significa qualità del lavoro svolto, significa sicurezza dell’utente alla guida, significa soffocare i furbacchioni che arrangiano riparazioni. Per questa ragione è importante portare a compimento i lavori del tavolo tecnico presso il MISE smascherando i temporeggiatori politici che si rifiutano di parteciparvi insieme a noi. Chi si vuole tutelare con questo comportamento? Questo, a nostro avviso, così si rappresentano gli interessi degli artigiani.

Per queste motivazioni, aggiunge Riccardo Melis, coordinatore di Mio Carrozziere, il circuito delle carrozzerie di eccellenza iscritte a Federcarrozzieri- chiediamo al Governo che prenda definitivamente le redini dei tavoli tecnici del Mise e si definiscano con chiarezza le linee guida inerenti la tracciabilità dei lavori a regola d’arte. Chiediamo anche che le prossime nomine dell’IVASS siano rispondenti a criteri di maggiore equità ed imparzialità rispetto al passato. Auspichiamo che il Governo del Cambiamento sia artefice, forse per la prima volta, della rottura rivoluzionaria del triste costume italiano per cui gli interessi dei controllori siano i medesimi dei controllati perché scelti proprio fra i controllati!  

Per questo è importante il tavolo al MISE, che non può essere bloccato da ragioni riconducibili solo a sterili ricerche di primato associativo da parte di taluni che contestano addirittura la rappresentatività di Federcarrozzieri.

Secondo Federcarrozzieri, è necessario che tutti gli operatori del settore auto operanti sul mercato, insieme alle associazioni dei consumatori lavorino insieme per costruire un futuro possibile di un settore che deve pretendere da ciascun artigiano la massima la tracciabilità delle riparazioni, la qualità del servizio offerto ma anche il corretto compenso del proprio lavoro.

Basta con i furbetti delle riparazioni e con quelli che li proteggono. Tracciare e certificare il lavoro significa garantire la circolazione in strada di auto strutturalmente sicure perché riparate bene non solo esteticamente!

Chi ripara male la propria auto potrebbe procurare a sé e a altri danni molto più gravi in caso di nuovo incidente. Sulla vita delle persone, non si gioca né si fa business. In merito agli standard di qualità poi, i carrozzieri indipendenti non sono più disponibili ad equiparare i loro investimenti in qualità, eticità e trasparenza a tutela dell’automobilista, con quanti si ostinano a lavorare secondo parametri superati e eticamente e tecnicamente discutibili -aggiunge Davide Galli, presidente di Federcarrozzieri sin dalla costituzione del 2012.

Altra non trascurabile questione che sarà posta dai carrozzieri italiani indipendenti è legata ad una effettiva applicazione della Legge conquistata sulla Libertà di scelta.

Basta continuare a canalizzare le lavorazioni presso le carrozzerie convenzionate con le imprese assicuratrici.

La legge garantisce la libertà di scelta, ma questo diritto non è completamente attuato.

Con queste premesse il convegno di Federcarrozzieri è un momento di orgoglio della categoria che non è più disposta a delegare ad altri la propria rappresentanza.

Intervista pre convegno


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