top of page
Immagine del redattoreFedercarrozzieri

Risarcimento diretto e in forma specifica: gli incubi a volte ritornano



Non me ne vogliano i lettori del blog se parto da una riflessione. Su uno dei post precedenti, abbiamo fornito il nostro contributo come carrozzieri, perorando la causa dei colleghi, indipendenti e fiduciari; si parlava della possibilità che il nuovo Tempario 2.0 fosse già pronto: abbiamo denunciato il fatto che un tempario pagato da noi carrozzieri, e che sarà importante per il nostro futuro professionale, sia stato “costruito” senza interpellarci. Ebbene, anziché partecipare costruttivamente alla discussione, mi ritrovo strani personaggi riciclati, che ci criticano in siti istituzionali. Bizzarrie di quest’epoca così difficile da vivere: un ex presidente di una confederazione che critica questo blog il quale tenta di aiutare la categoria tutta.Da quale pulpito poi… lui che di tempario ne ha parlato , e ribadisco parlato, per piu’ di cinque anni. Ma l’aspetto ancora più divertente della questione è che – per criticarmi – vengono usate le nostre frasi, i nostri concetti, le nostre parole: un copiaincolla raffazzonato.

IL PRIMO TENTATIVO

Ma torniamo a parlare di un argomento più scottante quanto e più del tempario: il risarcimento diretto obbligatorio.

Come sapete meglio di me, il risarcimento diretto è la procedura di rimborso assicurativo che dal 1º febbraio 2007 consente ai danneggiati non responsabili di essere risarciti direttamente dal proprio assicuratore. Anziché dalla Compagnia del responsabile del sinistro. Obiettivo del legislatore: meno controversie fra cliente e Assicurazione, meno costi per le Compagnie, tariffe Rca più basse. Risultato reale: tariffe Rca che stanno spaccando ogni record, crescita delle truffe. La mazzata definitiva è arrivata con la sentenza 180 depositata il 19 giugno 2009: la Corte costituzionale ha stabilito che il risarcimento diretto è facoltativo; il danneggiato può decidere se rivolgersi alla propria Compagnia o a quella del responsabile del sinistro.

Dopodiché, col recente Decreto liberalizzazioni del Governo Monti, articolo 29, s’era tentato d’introdurre il risarcimento in forma specifica obbligatorio per legge, ricordate?

“In alternativa ai risarcimento per equivalente, è facoltà delle Compagnie assicurative offrire, nel caso di danni a cose, il risarcimento in forma specifica. In questo caso, se il risarcimento è accompagnato da idonea garanzia sulle riparazioni, di validità non inferiore a due anni per tutte le parti non soggette a usura ordinaria, il risarcimento per equivalente è ridotto del 30%”.

Un evidente risparmio per le Assicurazioni che con questa manovra avrebbero liquidato un 30% in meno, imponendo i prezzi alle imprese artigiane (carrozzerie fiduciarie) del settore della autoriparazione. ed eliminando di fatto le carrozzerie indipendenti. Per i carrozzieri, una sconfitta: addio indipendenza imprenditoriale, accettazione supina dei prezzi imposti dalle Assicurazioni, futuro a rischio per gli artigiani indipendenti.

IL SECONDO TSUNAMI

Il primo tsunami è stato arginato anche grazie a tutti voi e a tutte le associazioni e consorzi locali che si sono uniti intorno a questo blog, che ha fatto una battaglia contro l’articolo 29, poi eliminato, almeno in parte in Parlamento.

Ma ora è allarme rosso: il Governo, in questi giorni, mira a rafforzare l’obbligatorietà del risarcimento diretto, magari imponendo le clausole di riparazione in forma specifica. Il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, nel corso di un’audizione alla Camera dello scorso 6 settembre, ha detto che il risarcimento diretto scioglierà i nodi ancora aperti sui criteri di calcolo dei valori di compensazione fra la Compagnia del danneggiato e quella del danneggiante. Così – dicono – si eviterà che le frodi commesse nel campo assicurativo si riverberino sulle tariffe: “Al ministero è già al lavoro un comitato tecnico con Isvap, Ania e i rappresentanti dei consumatori per i necessari approfondimenti”.

Testo dell’audizione ( CAMERA-Aud Ministro Passera_6 09 12 ) .

Teniamo alta la guardia, il rischio potrebbe essere l’inserimento “last second” di un emendamento che violi la libertà di scelta del riparatore, così come è successo a febbraio, con l’inserimento all’ultimo minuto degli emendamenti  32,38, 32.50 e 32.51, suggeriti dall’Ania sul danno alla persona, proprio mentre noi carrozzieri festeggiavamo la cancellazione del comma 2 dell’art. 29.

EDICOLA DI QUESTI GIORNI:

Automobilista.itDramma indennizzo diretto

Portale del risparmio.it : A partire dall’ottobre 2012 invece, grazie al Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, il risarcimento diretto rc auto diventerà obbligatorio per legge

Businessonline.it : Risarcimento diretto in vigore da ottobre. Condizioni e come si applica

FEDERCARROZZIERI: DOBBIAMO UNIRCI Pure questa volta, son qui a chiedere il vostro aiuto. Facciamoci sentire, attraverso questo blog e Federcarrozzieri, l’associazione per le carrozzerie indipendenti, affinché questo “progetto” del Governo sul risarcimento diretto, probabilmente collegato al risarcimento in forma specifica, non diventi legge. Federcarrozzieri vuole che il carrozziere non sia obbligato ad accettare quello che la Compagnia vorrà versare. Federcarrozzieri non vuole una guerra fra poveri in cui i carrozzieri battaglieranno per offrire alla Compagnie i prezzi più bassi: la gara a chi ci perde di più. Il mercato allo sfascio. E occhio, il problema riguarda anche il consumatore, l’automobilista che ci legge: perderà ogni controllo sul valore del danno; rinuncerà a qualità, professionalità e sicurezza della riparazione. La morte della riparazione, per legge.

Sei un carrozziere indipendente ? Iscriviti subito a FEDERCARROZZIERI.

Sei un carrozziere convenzionato ? Difendi i tuoi diritti quando ripari una vettura fuori convenzione ? Diventa nostro Sotenitore



1 visualizzazione0 commenti

Comments


bottom of page