Ania conferma che il “protocollo” confederato non ha nulla a che fare col tavolo delle linee guida (art. 1 comma 10) e di aver interrotto ogni incontro.
Come noto lo scorso 10 maggio si è tenuta la terza sessione dei lavori del tavolo tecnico al Mise. Oltre a Federcarrozzieri era presente l’Ania, Uniposai (che di Ania non fa parte), l’Ivass e le Associazioni dei Consumatori del Consiglio nazionale dei Consumatori e Utenti (CNCU).
Sempre assenti invece i rappresentanti dei carrozzieri aderenti alle confederazioni che già avevano preannunciato la loro decisione con una comunicazione che ha provocato la reazione di dodici associazioni dei consumatori (Adusbef, Acu, Assoconsum, Assoutenti, Casa del Consumatore, Codici, Ctcu, Unione per la Difesa dei Consumatori, Unc, Lega Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Movimento Consumatori con la successiva adesione di Confconsumatori) che sul punto hanno inviato una comunicazione ai vertici confederali (leggi qui il testo).
Nel corso dei lavori alcuni rappresentanti dei consumatori hanno esibito una comunicazione di una confederazione allegata al testo del noto “protocollo di cooperazione per gli interventi riparativi coperti da garanzia assicurativa”(leggi qui, e ancora qui e infine qui i richiami alla questione di questo blog).
Poiché nella premessa di quel testo si legge che il “protocollo” costituirebbe l’attuazione dell’art.1 comma 10 Legge Concorrenza, da parte delle Associazioni dei Consumatori si è fatto rilevare che nessuna di loro sia mai stata coinvolta in altre trattative con Ania e carrozzieri se non in quella relativa al tavolo attualmente in atto al Mise.
Da parte di Ania si è ipotizzato come il riferimento nel testo del protocollo all’art.1 comma 10 possa essere un refuso. In ogni caso Ania non si è assunta la paternità di un documento dalla stessa non sottoscritto e la rappresentanza degli assicuratori ha fatto rilevare che, da quando è incominciato il tavolo convocato dai consumatori, non vi sono più stati incontri con le confederazioni.
Da parte di Federcarrozzieri si è auspicato che vengano sentiti in audizione i rappresentanti delle case automobilistiche, quelli delle case produttrici di attrezzature per riparazioni certificate dalle case automobilistiche, i ricambisti e i produttori di ricambi sulle differenze tra ricambi originali e aftermarket, nonché i periti assicurativi limitatamente alle questioni relative alle deformazioni conseguenti ad un sinistro stradale e a tutto quello che accade ad un veicolo nel post sinistro. Da parte dell’Ania e delle associazioni dei consumatori si è apprezzato il contenuto del documento (leggi qui) di Federcarrozzieri.
Il tavolo dunque proseguirà essendo stata ribadita da parte delle associazioni dei consumatori l’importanza della materia e la necessità che le linee guida sulla riparazione a regola d’arte vengano elaborate da tutte le componenti rappresentative previste dalla legge.
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