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Prima o dopo qualcuno ci doveva pensare !



I materiali di consumo come gli altri parametri per la preventivazione  del danno agli autoveicoli, offrono riferimenti disomogenei sul territorio nazionale.          

Ciò è dovuto al fatto  che mancava finora uno studio ad hoc effettuato sui reali consumi rapportato alle nuove tecnologie e prodotti utilizzati su veicoli di “nuova generazione”.   


Autoinforma su commissione del Consorzio Carrozzieri Artigiani di Firenze, già promotori in passato del calcolo della tariffa di mano d’opera in collaborazione con l’Università di Firenze, ha effettuato questo studio dal titolo “Calcolo dei materiali d’uso e di consumo – 2011”, già presentato agli operatori (periti, carrozzieri e stampa) della provincia di Firenze, ha suscitato molto interesse e ha dimostrato quanto segue.          

Il criterio attualmente in uso, come riferimento per il calcolo dei materiali di consumo nella riparazione degli autoveicoli per metodo e logica, si basa sul sistema messo a punto negli anni ’90 nell’ambito della convenzione ANIA/Carrozzieri, decaduta nel 2003.           

Per convenzione il metodo di calcolo consiste in un importo forfettario per ora di mano d’opera di verniciatura che moltiplicato con il totale delle ore di verniciatura da come risultato una somma corrispondente ai cosi detti “materiali di consumo”. In questa sono compresi, anche i materiali ausiliari, i prodotti per l’esecuzione del lavoro di lattoneria, sigillanti, protettivi PVC, prodotti cerosi anticorrosivi e minuterie varie. 


 Negli anni di vigenza del sopracitato accordo (da 1992 al 2003), l’aggiornamento dei materiali di consumo avveniva prendendo a riferimento la media dell’aumento dei costi realmente verificatisi nell’anno precedente (prevalentemente per i prodotti vernicianti). Dalla cessazione dell’accordo (2003), tale riferimento è rimasto pressoché invariato, solo in alcuni casi si è provveduto all’aggiornamento adottando i parametri inflattivi dell’indice ISTAT, mentre in altri casi sono state fornite, anche se in modo disomogeneo sul territorio nazionale, indicazioni da parte delle associazioni di categoria.       

A tal proposito dobbiamo ricordare cosa prevede l’attuale sistema di riferimento (Domus) per il calcolo del tempo di mano d’opera nella verniciatura in quanto parametro legato direttamente ai materiali di consumo.        

 Classificazione dei gradi di verniciatura nella riparazione:       

Lieve – fino al 10% della verniciatura a ciclo completo della superficie stuccata e preparata per l’applicazione del fondo.       

Media – dal 10% al 40% della verniciatura a ciclo completo della superficie stuccata e preparata per l’applicazione del fondo.       

Grave – oltre il 40% della verniciatura a ciclo completo della superficie stuccata e preparata per l’applicazione del fondo.  


Secondo il predetto riferimento, la preparazione colore è prefissata in:

 1,2 ore per verniciatura mono strato  ·     

 1,6 ore per verniciatura doppio strato  ·     

Inoltre, è previsto un aumento del tempo di mano d’opera del 15% nella verniciatura doppio strato.       

Nota: Secondo la formula ex accordo ANIA/Carrozzieri, l’incremento di costo nel doppio strato, rapportato alla fascia da 0 a 15 ore e oltre le 15 ore, è:        

– fino a 15 ore di VE il 17,24%        

– oltre le 15 ore di VE il 16,47%.       

Prima di procedere oltre, occorre premettere come il prodotto auto dagli anni ’90 a oggi abbia subito notevoli cambiamenti, sulla spinta delle norme europee sempre più severe relative alla sicurezza, alla riduzione dei consumi e delle emissioni, al controllo delle modalità di dismissione, riciclo o riutilizzo dei veicoli a fine vita. Vi è stata una vera e propria rivoluzione nel modo di progettare e costruire l’auto, in particolare nell’ultimo periodo, con l’utilizzo di materiali più diversificati e sofisticati (acciai alto resistenziali, leghe di alluminio, materiali compositi, ecc.), ma anche per quello che riguarda le tecniche di assemblaggio, la protezione delle lamiere e la finitura estetica.


Basti pensare ai sistemi protettivi dei lamierati dalla corrosione mediante zincatura, all’utilizzo massiccio di adesivi e sigillanti nell’accoppiamento e protezione delle lamiere, siano esse in acciaio, leghe di alluminio o materiali compositi, aumentati anche del 250% per alcuni modelli di vetture.      

All’utilizzo percentualmente significativo di verniciature micalizzate, perlate, con effetti speciali, cangianti, al triplo strato, ai rivestimenti antigraffio ecc..


Tutto ciò ha rivoluzionato anche le tecniche riparative che hanno dovuto adeguarsi alle nuove caratteristiche costruttive di protezione e di sicurezza per riuscire, attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, attrezzature e prodotti, a ripristinare il veicolo secondo quanto previsto all’origine dal costruttore.      

In tutto questo cambiamento i materiali di consumo – così come sono stati concepiti nella sua primitiva formulazione – non hanno subito sostanziali modifiche, ne di metodo ne di ricalcolo per riportarli a quello che è l’attuale effettivo loro uso e consumo quotidiano nelle riparazioni su veicoli di “nuova generazione”.      

Premesso tutto ciò, nell’espletare il mandato ricevuto, abbiamo avuto riguardo all’evoluzione dell’auto, a quello consequenziale dei prodotti di protezione e vernicianti nel rispetto delle normative vigenti (D.Lgs. 161 del 26/03/2006 con decorrenza dal 1 gennaio 2007), all’uso e consumo di attrezzature e accessori che consentano l’ottenimento di un risultato ottimale. Siamo pertanto pervenuti alla convinzione che, sia quanto mai necessario rivedere la regola di un unicum forfettario di tutti i materiali utilizzati nei vari processi riparativi come moltiplicatore delle ore di mano d’opera di verniciatura, poiché tale meccanismo è, allo stato attuale della tecnica costruttiva dei prodotti e delle attrezzature, anacronistico e penalizzante per i riparatori che intervengono sui veicoli di nuova generazione seguendo scrupolosamente le specifiche dei costruttori.  


Punte trapano, frese, lame da taglio, smerigliatrici speciali, processi di saldatura e loro materiali di apporto, sistemi di analisi e controllo del calore dei metalli ecc., sono strumenti indispensabili senza i quali interventi sui nuovi materiali risulterebbero impossibili se non controindicati per la sicurezza del veicolo stesso.      

Occorrerebbe quindi fare una distinzione dei cosi detti “materiali di consumo” tra: “prodotti vernicianti”, quelli prevalentemente utilizzati nel processo di verniciatura e i “materiali d’uso”, quelli utilizzati nelle attività di stacco/riattacco e lattoneria, ecc.. Oltre a queste due macrocategorie sarebbe opportuno inserirne una terza relativa agli adesivi, sigillanti e protettivi con calcolo a se stante.      

Ritenendo questa nuova impostazione ancora prematura, in considerazione del fatto che i software preventivatori seguono pedissequamente l’impostazione e le regole della banca dati Domus, in ossequio al mandato ricevuto, procediamo all’analisi e calcolo dei “materiali di consumo” rapportati all’ora di verniciatura.      

 I parametri da prendere a base per il calcolo dei cosi detti “materiali di consumo” sono essenzialmente due:

 Il consumo di prodotti utilizzati nei vari processi riparativi ·     

 Il costo ·     

Il prodotto complessivo così ottenuto deve essere poi diviso per il totale delle ore di verniciatura.      

Nella riverniciatura di lamierati riparati occorre distinguere due livelli:

1. Preparazione della superficie riparata.      

2. Applicazione del colore e finitura, che può essere monostrato, doppio strato o tre strati (perlati o effetti speciali).      

La prima fase è strettamente legata, tranne quando si tratta di particolare da sostituire, ai danni o deformazioni con superficie da riparare; maggiore sono le deformazioni da ripristinare, maggiore è il lavoro che comporta la stuccatura e la preparazione del fondo.      

Queste diverse esigenze di riempitivi e di lavoro di sottofondo sono la condizione per differenziare i diversi livelli di danno nella riverniciatura del particolare e calcolarne i relativi tempi applicativi.

Poiché lo scopo del presente studio è quello di verificare i consumi nella sua più vasta eccezione rapportandoli all’ora di verniciatura, vengono volutamente tralasciati i vari livelli di gravità ed estensione ripartiva, ritenendo trascurabile – in questo contesto – il calcolo degli stucchi e i riempitivi dettagliati per ogni grado d’intervento. Abbiamo pertanto ritenuto più equo analizzare il consumo dei prodotti vernicianti sul totale delle superfici interessate rapportando percentualmente il resto dei materiali nella misura risultante dalle statistiche di vendita e consumo dei prodotti. 

Il Consumo –  (Indice di copertura) 

Premesso quanto sopra, nella verniciatura, il consumo è strettamente collegato all’indice di copertura dei vari prodotti e allo spessore minimo che devono raggiungere gli strati per offrire protezione e dare l’aspetto estetico voluto. 

Le verniciature dei veicoli con tecnologia avanzata, di nuova generazione, prodotti in serie a larga diffusione, hanno all’origine film protettivi ed estetici variabili da 80 a 130 micron, a seconda del tipo di vernice. 

Poiché lo scopo del presente studio è quello di accertare quale sia il consumo reale e i relativi costi dei prodotti vernicianti, il solo esame delle schede tecniche fornite dalle case produttrici risulterebbe fuorviante e non realistico.  

A tal proposito giova precisare che alcune case produttrici di vernici suggeriscono un quantitativo minimo di 250 ml di vernice da preparare nella formulazione per avere certezza del colore.  

Un’indagine effettuata presso i maggiori produttori e rivenditori al fine di determinare il consumo medio di prodotti vernicianti per unità di superficie, ha evidenziato come la realtà italiana si discosti da quella raffigurata internazionalmente nelle schede tecniche sulle rese a litro per superficie.   

Occorre dare atto che agli operatori del refinish auto (verniciatori) nel nostro paese, riescono ad ottimizzare al meglio i prodotti vernicianti mantenendo nel contempo una eccellente qualità del lavoro finito sia sotto l’aspetto protettivo che estetico.   

L’analisi dei vari prodotti presenti sul mercato, prendendo a riferimento quelli a base acqua, nel rispetto della normativa relativa alle emissioni VOC, ha evidenziato come siano diversi i parametri tecnici di copertura e di costo, di conseguenza diviene estremamente difficile effettuare calcoli specifici per ogni singolo articolo che tenga in considerazione tutte le particolarità relative al reale consumo e costo per ciascuna categoria e marca. Solo un sofisticato sistema software potrebbe gestire le banche dati di tutti gli indici di copertura e i prezzi riuscendo a quantificarne i consumi e i costi effettivi per ogni singola riparazione. 

Allo stato attuale dell’arte, non esistendo un gestionale del genere, la strada percorsa è necessariamente quella dell’accorpamento per categoria di prodotto: Base pastello monostrato, doppio strato metallizzato/micalizzato, triplo strato perlato/effetti speciali, e su ciascuna categoria effettuare le medie per resa di copertura. 

Alla fine del processo, è stato calcolato uno scarto di prodotto dell’8%, reso inevitabile nella riverniciatura, tenuto conto che l’oscillazione registrata varia dal 5% al 10% a seconda che si tratti di verniciatura mono pannello o pluri pannelli.  

Ad integrazione, confronto e conforto dei risultati ottenuti, sono state inoltre commissionate prove tecniche presso alcune carrozzerie prese a campione nella provincia di Firenze per avere certezza sui reali consumi a livello operativo.  

Costo 

Analogo discorso è stato fatto per i costi. 

Tenuto conto che il mandato ricevuto riguarda il costo dei materiali rapportato all’ora di mano d’opera di verniciatura, l’analisi svolta fra i maggiori gruppi fabbricanti vernici ha preso come riferimento i prezzi di listino medi al litro/kg relativamente a stucchi fondi/primer, delle basi colorate, metallizzati, micalizzati, perlati e trasparenti maggiormente utilizzati sui quali è stata poi calcolata la media generale per ogni categoria di prodotto. 

Tempi 

Ulteriore indispensabile parametro è il tempo necessario alla verniciatura e, tenuto conto che gli altri due parametri base per il calcolo (consumo e costo) si riferiscono alla verniciatura totale dei veicoli, i tempi presi a riferimento sono quelli complessivamente previsti per tale operazione. 

Nella ricerca del totale ore per la verniciatura, abbiamo preso in considerazione le indicazioni fornite da più fonti ed alla fine ci siamo orientati sulla banca dati “Domus” considerando che è su quest’ultima che dovranno essere parametrati i materiali di consumo. 

Sommando tutti i parametri, sono stati effettuati i conteggi suddivisi per tipologia di verniciatura e il risultato è quanto segue: 

Verniciatura MONOSTRATO base acqua   Costo x ora di VE = €. 14,40    

Verniciatura PASTELLO doppio strato    Costo x ora di VE = €. 18,62 (min. 17,60 – max 19,87)     

Verniciatura METALLIZZATO doppio strato    Costo x ora di VE = €. 19,86 (min. 18,78 – max 21,19)     

Verniciatura MICALIZZATO doppio strato    Costo x ora di VE = €. 20,48 (min. 19,37 – max 21,85)     

Verniciatura PERLATA triplo strato    Costo x ora di VE = €. 22,68 (min. 21,25 – max 24,27)     

Verniciatura XIRALIC – EFFETTI SPECIALI – triplo strato    Costo x ora di VE = €. 24,28 (min. 22,75 – 25,97)     

Materiali d’uso      

Ai valori sopraindicati vanno aggiunti i materiali d’uso che, per le ragioni indicate in premessa, sono stati tenuti separati.      

La letteratura europea è quasi univocamente concorde nell’attribuire ai materiali d’uso (non vernicianti) il 3% o il 5% a seconda che gli interventi riparativi siano estetici oppure strutturali (con saldature) sull’ammontare dei lavori di lattoneria. Nel nostro caso, dovendo adottare le regole di riferimento esistenti, che non prevedono tali differenziazioni, abbiamo optato per una media del 4% da spalmare sull’ora di verniciatura.      

Le ore di lattoneria su cui calcolare l’ammontare, secondo dati statistici consolidati negli anni, corrispondono a circa il 25% del totale delle ore lavorate, il 50% si riferisce alla verniciatura e il rimanente 25% allo stacco e riattacco. Il calcolo effettuato sul costo orario medio nazionale, da come risultato €. 0,70 da aggiungere all’ora di verniciatura, come precedentemente calcolata. 

Ricalcolando gl’importi per ora di verniciatura, avremo: 

PASTELLO MONOSTRATO :media €. 14,40 + 0,70 =  €. 15,10     

PASTELLO DOPPIO STRATO :media €. 18,62 + 0,70 =  €. 19,32     

METALLIZZATO DOPPIO STRATO :media €. 19,86 + 0,70 =  €. 20,56      

MICALIZZATO DOPPIO STRATO :media €. 20,48 + 0,70 =  €. 21,18       

PERLATO TRIPLO STRATO :media €. 22,68 + 0,70 =  €. 23,38       

XIRALIC – EFF. SPEC. TRIPLO STR. : media €. 24,30 + 0,70 =  €. 25,00       

Adesivi, sigillanti e protettivi      

Da tutto quanto precede, rimangono ancora esclusi gli adesivi, sigillanti e protettivi che, come abbiamo visto nella premessa, entrano significativamente nella produzione delle vetture di “nuova generazione”.      

Dovendo parametrarne il costo ai conteggi moltiplicatori per ora di Verniciatura è necessario individuare quali e quanti siano i particolari su cui è necessario applicare tali prodotti. I particolari interessati, con riferimento all’intero veicolo, sono sicuramente le pannellature esterne di rivestimento, saldate, imbullonate e incollate come siano diversi i parametri tecnici di copertura e di costo, di conseguenza diviene estremamente difficile effettuare calcoli specifici per ogni singolo articolo che tenga in considerazione tutte le particolarità relative al reale consumo e costo per ciascuna categoria e marca. Solo un sofisticato sistema software potrebbe gestire le banche dati di tutti gli indici di copertura e i prezzi riuscendo a quantificarne i consumi e i costi effettivi per ogni singola riparazione.       

Allo stato attuale dell’arte, non esistendo un gestionale del genere, la strada percorsa è necessariamente quella dell’accorpamento per categoria di prodotto: Base pastello monostrato, doppio strato metallizzato/micalizzato, triplo strato perlato/effetti speciali, e su ciascuna categoria effettuare le medie per resa di copertura.       

Alla fine del processo, è stato calcolato uno scarto di prodotto dell’8%, reso inevitabile nella riverniciatura, tenuto conto che l’oscillazione registrata varia dal 5% al 10% a seconda che si tratti di verniciatura mono pannello o pluri pannelli.       

Ad integrazione, confronto e conforto dei risultati ottenuti, sono state inoltre commissionate prove tecniche presso alcune carrozzerie prese a campione nella provincia di Firenze per avere certezza sui reali consumi a livello operativo.       

Costo       

Analogo discorso è stato fatto per i costi.       

Tenuto conto che il mandato ricevuto riguarda il costo dei materiali rapportato all’ora di mano d’opera di verniciatura, l’analisi svolta fra i maggiori gruppi fabbricanti vernici ha preso come riferimento i prezzi di listino medi al litro/kg relativamente a stucchi fondi/primer, delle basi colorate, metallizzati, micalizzati, perlati e trasparenti maggiormente utilizzati sui quali è stata poi calcolata la media generale per ogni categoria di prodotto.       

Tempi       

Ulteriore indispensabile parametro è il tempo necessario alla verniciatura e, tenuto conto che gli altri due parametri base per il calcolo (consumo e costo) si riferiscono alla verniciatura totale dei veicoli, i tempi presi a riferimento sono quelli complessivamente previsti per tale operazione.       

Nella ricerca del totale ore per la verniciatura, abbiamo preso in considerazione le indicazioni fornite da più fonti ed alla fine ci siamo orientati sulla banca dati “Domus” considerando che è su quest’ultima che dovranno essere parametrati i materiali di consumo.       

Sommando tutti i parametri, sono stati effettuati i conteggi suddivisi per tipologia di verniciatura e il risultato è quanto segue:      

Materiali d’uso      

Ai valori sopraindicati vanno aggiunti i materiali d’uso che, per le ragioni indicate in premessa, sono stati tenuti separati.      

La letteratura europea è quasi univocamente concorde nell’attribuire ai materiali d’uso (non vernicianti) il 3% o il 5% a seconda che gli interventi riparativi siano estetici oppure strutturali (con saldature) sull’ammontare dei lavori di lattoneria. Nel nostro caso, dovendo adottare le regole di riferimento esistenti, che non prevedono tali differenziazioni, abbiamo optato per una media del 4% da spalmare sull’ora di verniciatura.      

Le ore di lattoneria su cui calcolare l’ammontare, secondo dati statistici consolidati negli anni, corrispondono a circa il 25% del totale delle ore lavorate, il 50% si riferisce alla verniciatura e il rimanente 25% allo stacco e riattacco. Il calcolo effettuato sul costo orario medio nazionale, da come risultato    €. 0,70    da aggiungere all’ora di verniciatura, come precedentemente calcolata.      

Ricalcolando gl’importi per ora di verniciatura, avremo:    

che sui veicoli di nuova generazione, se sostituite, saranno oggetto d’intervento protettivo.      

Sulla scorta della letteratura internazionale esistente, viene attribuito un costo a forfait di €. 15,00 per ciascun pannello e un tempo operativo di ore 0,4 per il primo intervento e 0,2 (al netto delle operazioni comuni) per i successivi .      

Il risultato così ottenuto, diviso per l’ammontare delle ore per ciascuna tipologia di verniciatura, ci darà l’importo da aggiungere.        

Aggiungendo i valori così ricavati alla somma per ora di verniciatura precedentemente calcolata, avremo:      

PASTELLO MONOSTRATO :media €. 15,10 + 4,02 =     €. 19,12       

PASTELLO DOPPIO STRATO :media €. 19,32 + 3,47 =     €. 22,79       

METALLIZZATO DOPPIO STRATO :media €. 20,56 + 3,47 =     €. 24,03       

MICALIZZATO DOPPIO STRATO :media €. 22,18 + 3,47 =     €. 25,65       

PERLATO TRIPLO STRATO :media €. 23,38 + 2,97 =     €. 26,35       

XIRALIC – EFF. SPEC. TRIPLO STR. : media €. 25,00 + 2,97 =     €. 27,97       

Come possiamo vedere, il corrispettivo moltiplicatore per ora di mano d’opera così raggiunto, subisce un significativo incremento che potrebbe risultare di difficile comprensione a chi non è addentro alla materia. Sicuramente molti operatori, siano interni di Compagnie di assicurazione, periti o chi per lavoro deve stimare o preventivare i danni, non conoscendo l’eziologia delle somme richieste, avrebbero difficoltà ad applicarle, ma anche gli stessi autoriparatori potrebbero sentirsi in difficoltà nel richiedere tali importi, né sarebbe possibile esibire o far valere in giudizio la presente pubblicazione tutte le volte che non dovesse venir riconosciuto      

quanto legittimamente spetta, per cui abbiamo ritenuto opportuno presentare un’alternativa; una soluzione a forfait “una tantum” già adottata e consolidata per gli adesivi dei cristalli.      

Tale soluzione prevede il calcolo a parte dei prodotti e della relativa mano d’opera da aggiungere al preventivo con voce a se stante, come dal seguente esempio: EsempioSostituzioneForfaithParafango ant sx€ 15,000,4Parafango ant dx€ 15,000,2Rivestimento ant.€ 15,000,2Totale€ 45,000,8

Voce da aggiungere nel preventivo: Costo Tempo      

“Adesivi, sigillanti e protettivi” €. 45,00 0,8       

In tutta la fase di analisi, studio e calcolo ci siamo orientati a criteri di massima imparzialità, i dati e i conteggi relativi sono frutto esclusivamente di informazioni rilevate da soggetti terzi e dai noi vagliate e assemblate secondo la logica della miglior tecnica operativa.      

Carate Brianza – gennaio 2011

Lo Staff del Carrozziere.it ringrazia il sig Zugliani Valter Giorgio di Autoinforma per averci autorizzato alla pubblicazione di questo importantissimo studio

Inoltre ringrazioamo il Consorzio Carrozzerie Artigiane RETE TUTELA per aver commissionato e finanziato queto progetto.

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