Ivano Vernazzano, in due parole: chi sei? “Parlare della mia attività da carrozziere è molto semplice. Oggi ho 66 anni e praticamente sono nato in carrozzeria, visto che sono figlio d’arte. Infatti, la nostra attività (nella sede attuale) parte dal 1948 con mio padre. Ritengo non sia necessario dire altro. A Genova, abbiamo dal 1972 un’associazione (fra carrozzieri della provincia di Genova) di cui sono presidente”.
Articolo 8 del decreto Destinazione Italia, e norme Rc auto dentro il ddl concorrenza: definisci il tutto con un aggettivo. E poi dacci la tua opinione… “Direi: inqualificabile. La mia opinione è quella di sempre, ritengo sarebbe giusto che ognuno che agisce in questo settore tornasse a ricoprire il proprio luogo senza invadere quello degli altri. Noi automobilisti paghiamo un premio Rca, obbligatorio, per essere coperti in caso di eventuali danni che causiamo a terzi; quindi diamo dei soldi a una compagnia di assicurazioni per uno scopo ben preciso. Ossia: altri devono pagare al nostro posto i danni da noi causati. Quindi il compito delle assicurazioni è esclusivamente quello di pagare il risarcimento in vece nostra. Non certo quello di impadronirsi del mercato allo scopo di lucrare oltre che con i premi assicurativi anche sulle riparazioni (sulla nostra pelle). Stiamo rasentando la follia”.
Diritti del carrozziere e libertà dell’automobilista: da quanti anni ti batti a favore di tutto questo? “Da parte nostra, cerchiamo di contrastare il ddl concorrenza in primo luogo sensibilizzando gli automobilisti, poi cercando di coinvolgere e tenere unita la categoria. Interessando al problema la sfera politica della nostra regione. Sse necessario organizzando come in passato, manifestazioni. A tal riguardo riterrei opportuna una grande manifestazione a livello nazionale indetta unitariamente dalle confederazioni, federcarrozzieri, associazioni consumatori e quanti altri siano coinvolti”.
Prezzi Rca e confederazioni: che ne pensi? “I prezzi delle polizze si possono certamente abbassare visto che gli utili delle assicurazioni (che si definiscono truffate) continuano a crescere. I prezzi si posso abbassare solo agendo sui listini delle polizze non certo con ipotetici sconti su listini inesistenti. La mia opinione sulle confederazioni è che oggi più che mai siano necessarie, sta a noi stimolarle e sta a loro ascoltarci attentamente, se vogliamo ottenere qualcosa è indispensabile avere una grande sinergia”.
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