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Network di carrozzerie: dacci oggi il nostro lavaggio del cervello quotidiano

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Sii buono, compra questo prodotto: è una delle chiavi per entrare nella testa del consumatore. Se acquisti questo detersivo, fai del bene all’ambiente. Si chiama lavaggio del cervello. E qualcosa di analogo accade di questi tempi con i network di carrozzerie o di riparatori auto e vetri gestite da grosse società di cui si sa poco o nulla. Ma vediamo qual è il messaggio che cercano d’inculcare agli automobilisti.

Sii furbo, vieni da noi L’esempio più recente è Carrozzerie Italiane, che viene definita dal comunicato stampa “una nuova opportunità per automobilisti, assicurazioni e officine”. Addirittura, “con Upgoin’ un numero verde per trasferire gratuitamente ogni incombenza derivante da un incidente stradale o da danni alla vettura”. E ancora: “Se esistesse un servizio in grado di farsi carico di tutte le incombenze e i problemi di riparazione dell’auto e di mobilità derivanti da un incidente stradale verrebbe utilizzato dal 72% degli automobilisti”.  Badate bene: “se esistesse”. Domanda numero uno: ma perché, oggi già non c’è qualcosa di analogo offerto dai carrozzieri indipendenti? Non esistono già da anni carrozzieri che forniscono l’auto sostitutiva o che utilizzano la cessione del credito?

Le nostre domande, i nostri dubbi Dice il comunicato che “Carrozzerie Italiane presterà i  propri servizi attraverso una rete in franchising che coinvolgerà, nella prima fase che terminerà nel dicembre 2013, circa 600 aziende di riparazione distribuite in tutta Italia”. Ottima idea. Poi magari ci spiegheranno come faranno ad arrivare a 600. A meno che venga offerta ai carrozzieri (magari quelli del Sud, dove la manodopera è più bassa) una manodopera allettante. Ma in questo caso si dovrà tirare verso il basso da qualche altra parte. Oppure fanno i miracoli con manodopera e qualità della riparazione elevatissima? “Il piano industriale punta a un fatturato che nel 2013 sarà di 25 milioni di euro e salirà a 400 milioni nel 2017”. Non male. Con gli incidenti in calo, la gente che non usa l’auto né tantomeno la fa riparare, in che modo raggiungeranno quel target?

Standard del Costruttore Il comunicato dice che i carrozzieri effettueranno la “riparazione sulla base degli standard e delle specifiche del Costruttore”. Dunque, il carrozziere tira fuori i soldi per entrare nel network (è un piccolo azionista), poi serve un mare di quattrini per avere gli standard e le specifiche di riparazione delle Case, modello per modello, inclusi quelli vecchi di 10 anni. Un giro di denaro vorticoso, in un momento di crisi nera. Misteri italiani di Carrozzerie Italiane.

Lo spetto delle Assicurazioni E allora, già che ragioniamo per il futuro, immaginiamo anche che un giorno Carrozzerie Italiane venga comprata in blocco dalle Assicurazioni. Si avrebbe un 20% di proprietà dei carrozzieri-azionisti, e un 80% in mano alle Compagnie. E la libertà del carrozziere? Ti saluto.

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