Federcarrozzieri
LA BELLA FAVOLA DEL RAPPORTO UNIPOL – CNA.
Articolo pubblicato su Car Carrozzeria di Maggio
Quello che sta succedendo all’interno di CNA Servizi alla Comunità suscita una tale perplessità che è bene riflettere attentamente sulla sua capacità di rappresentare i propri iscritti senza ventilare sospetti di conflitti di interesse o pressioni dall’esterno.
I fatti che descriveremo, infatti, sono la dimostrazione di una sconcertante involuzione di ciò che dovrebbero essere le normali relazioni sindacali, quasi a dimostrazione di uno scarso interesse della confederazione per il settore della carrozzeria.


9 APRILE – L’INTERVENTO DI CNA ALLA RADIO
Invece di mostrare interesse o la minima solidarietà per un evento frutto del lavoro certosino e volontario di professionisti e imprenditori, lo stesso giorno, il responsabile di CNA Servizi alla Comunità viene intervistato alla radio con il presidente dell’ANIA chiedendo al governo l’ennesimo, dannoso e paternalistico tavolo di concertazione con la Confindustria delle compagnie basato sull’ormai fantomatico protocollo del buon governo nel settore della riparazioni che, secondo un documento strategico della Confederazione adottato il 19 marzo, vorrebbe stimolare l’uso della delega lasciando praticamente l’artigiano in balia del danneggiato e dell’assicurazione. Una così grande dimostrazione d’indifferenza nei confronti dei movimenti reali, delle aspirazioni di imprenditori in difficoltà non si era mai vista così come la testardaggine nel volersi muovere con un metodo da vecchio sindacato consociativo.


16 APRILE INCONTRO CON L’ANIA La cavalcata nel mondo assicurativo di CNA, nonostante la magra figura bolognese, continua con un incontro con l’ANIA a Milano dove partecipano funzionari, presidenti e delegati regionali anche delle altre confederazioni. L’esito della riunione è chiaro: le compagnie vogliono risparmiare sulle riparazioni e basta, tutto il resto sono elementi collaterali. Anche in questo caso la cosa che più stupisce è che di tale vertice non vi è traccia nei comunicati delle associazioni. Omettere di annunciare pubblicamente la piattaforma che si vuole sottoporre alle Compagnie di un incontrarle è un fatto inquietante.

LIBERI ARTIGIANI IN LIBERO MERCATO – DALLA FRANCIA ARRIVANO I CARROZZIERI LIBERATI DALLO STRAPOTERE DELLE COMPAGNIE La Carta di Bologna ha organizzato un evento il 17 maggio nel quale un rappresentante confederale francese insieme ad un esperto discuteranno dei benefici della legge Hamon e dove sarà consolidato il progetto di legge sulla RC auto da consegnare al legislatore. Lo stesso giorno CNA si incontrerà a Bologna, con tutti i rappresentati regionali per elaborare un altro progetto che ancora non c’è e non si sa, a dire il vero, con quali tecnici sarà elaborato. E’ chiara una cosa: se le confederazioni invece di muoversi in modo erratico e ambiguo appoggiassero i promotori della Carta di Bologna la politica sarebbe maggiormente sollecitata a muoversi a favore dell’autonomia delle imprese artigiane. Invece di chiudere la favola con l’Unipol con il classico “e vissero felici e contenti” come vorrebbe Mingozzi sarebbe forse meglio che le confederazioni rinnovassero tutti la dirigenti che ormai da cinque anni cercano un “accordicchio” con le compagnie con una ostinazione forse solo dettata dal fatto di mantenere la poltrona. E’ ora di cambiare radicalmente lo scenario.
Di Stefano Mannacio
Articolo pubblicato su Car Carrozzeria di Maggio
IL Blog ringrazia per la concessione alla pubblicazione
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