Prosegue senza sosta il lavoro della Carta di Bologna in difesa del cittadino italiano, delle vittime di incidenti stradali, degli automobilisti, degli assicurati. E in difesa del lavoro dei carrozzieri indipendenti, ma pure di quelli convenzionati. Proseguono gli incontri con esponenti parlamentari in merito al ddl concorrenza, per quanto attiene alla Rca. Esponenti della Carta di Bologna sono stati ricevuti martedì 19 maggio dall’onorevole Silvia Fregolent. Che è la relatrice in commissione Finanze per il ddl concorrenza: relaziona al parlamento, sicché ha sempre meglio definito il quadro della situazione.
Di chi parliamo
Silvia Fregolent è parlamentare Pd alla camera, componente della sesta commissione Finanze. Fa parte dell’Ufficio di presidenza del gruppo P della camera in qualità di vicepresidente e coordina le commissioni economiche (bilancio, finanze, attività produttive e ambiente). Inoltre, è stat eletta nella direzione nazionale del Pd. Silvia Fregolent ha il background etico e culturale quanto meno per ascoltare la nostra voce, in contrapposizione alle fortissime pressioni delle lobby assicurative. Infatti, è nata e cresciuta nel quartiere Lingotto di Torino, in una famiglia operaia. Dopo la pratica forense e il superamento dell’esame di Stato da avvocato, ho lavorato come consulente legale in un’azienda di informatica per poi collaborare con l’assessorato all’Ambiente della regione Piemonte. Ho sostenuto (vincendo) Matteo Renzi per le primarie del Pd. Sulla scena politica, così lei dice si sé, combatte “senza scendere a quei compromessi che ormai ci sembrano quotidiani. Le primarie del 29 dicembre e il fermento che hanno creato ne sono state un esempio concreto. Per questo il mio successo alle primarie (2627 voti!) è la dimostrazione che anche i nostri elettori vogliono il rinnovamento”.
Altre tappe ci attendono
Senza soluzione di continuità, la Carta di Bologna ha incontrato e incontrerà altri parlamentari: col ddl concorrenza, per quanto attiene alla Rca, è in gioco anche il futuro del Paese, che non può essere lasciato nelle mani di ristretti gruppi di potere a discapito del cittadino.
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