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Carrozziere convenzionato: la tetta che ti allattava, ora ti avvelenerà


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“Con il blog ilCarrozziere.it il tempo è stato galantuomo”.

E’ questo quello che si può legittimamente pensare da qualche giorno a questa parte  e  in tre brevi  passaggi si cercherà di spiegare le ragioni.

1) Marzo 2013: ’incontro annuale a Bologna con la Provinciale Cna e, al sindacato, viene pubblicamente  lanciato l’allarme: in sintesi, Federcarrozzieri chiarisce che c’è un progetto Unipol dalla portata devastante per i Carrozzieri, convenzionati e no. L’allarme non viene colto e vengono al contrario rivolte accuse: “Volete solo fare pubblicità a Federcarrozzieri”. Viene comunque scritto un comunicato di denuncia (qui): il “Centro raccolta veicoli incidentati” di Casalecchio di Reno avrà un impatto tremendamente negativo per le Carrozzierie, indipendenti e no. Ottobre 2013: , con 8 mesi di ritardo  dal nostro allarme, i funzionari Cna si svegliano dal letargo e organizzano un incontro provinciale a Bologna. Occhio, qui il 65% delle Carrozzerie sono fiduciarie con Unipol-Fonsai, ma anche dopo quell’incontro nessuna Carrozzeria è uscita dalla convenzione.

2) Metà dicembre 2013. Parte  una circolare/invito Cna provinciale Bologna. “A seguito delle decisioni prese nell’assemblea provinciale dei Carrozzieri del 4 novembre, abbiamo incontrato la Compagnia assicuratrice Unipol, rappresentando la contrarietà dei carrozzieri e della Cna alle loro recenti iniziative e progetti che, come noto, prevedono la realizzazione del ‘Centro raccolta veicoli incidentati’ di Casalecchio di Reno e la modifica dei contenuti del rapporto con le Carrozzerie che lavorano in convenzione con Unipol. In sintesi, quest’ultimo progetto prevede che dal 2014, la fornitura dei ricambi venga effettuata direttamente dalla Compagnia di assicurazione, con tariffe orarie e costi dei materiali di consumo decisi dalla Compagnia“.

3) Eccoci all’oggi. I Carrozzieri convenzionati si accorgono che il latte che bevono dalla mammella  potrebbe avvelenarli. Lo stesso latte col quale sono stati allattati, arricchiti, pasciuti. L’Assicurazione che garantiva loro  “migliaia di clienti”, di automobilisti danneggiati, adesso vuole imporre ricambi, tariffe orarie e costi dei materiali di consumo. E se il Carrozziere fiduciario dice no, è fuori dal mercato, è in mezzo a una strada: la Compagnia andrà a caccia di un Carrozziere disposto a lavorare a meno, come nelle miniere di carbone.

Le domande per voi. Siete pregati di rispondere nei commenti, grazie.

a) Come può la Cna difendere tutti gli artigiani carrozzieri, compresi gli indipendenti, dai continui attacchi dell’ANIA, con i legami fortissimi con il gruppo Unipol-Fonsai? La tessera CNA porta il logo Unipol, nel sito istituzionale CNA viene pubblicizzata la polizza Unipol YOU KMSICURI, che tra le altre cose prevede la RIPARAZIONE COMFORT: oltre 3.000 carrozzerie convenzionate che ti assicurano riparazioni in tempi brevi……..

b) Questi centri saranno la rovina di tutte le Carrozzerie, ma in particolare di quelle fiduciarie: i Carrozzieri convenzionati dicono ancora no alla tessera di Federcarrozzieri, l’unica federazione che voleva difenderli e tutelarli?

c) La Cna non farebbe prima ad alzare la cornetta del telefono e chiamare l’ex presidente nazionale Malavasi che siede nel consiglio di amministrazione di Unipol per prendere informazioni? Ad oggi Malavasi non ha dichiarato nulla in merito ai centri di raccolta vetture incidentate. Se ne è  parlato qui.

d) I Carrozzieri convenzionati, con quali strategie riuscivano a guadagnare su ogni sinistro con le tariffe dettate dalle compagnie ? E dopo, con i nuovi tempari, quando dovranno lavorare premendo l’acceleratore ancora più veloce di prima, sempre più in fretta? E la qualità del lavoro? E il lavoro a opera d’arte? E la sicurezza della riparazione e della macchina?

e) Per i Carrozzieri fiduciari, addio alla fornitura dei ricambi: addio margini sui pezzi. Quale altra strategia adotteranno questi riparatori? Si può facilmente ipotizzare quali saranno  alcune scorciatoie per risparmiare: diluente nei fossi per non pagare gli smaltimenti, nessuna scarpetta infortunistica e mascherina all’addetto per risparmiare. La creatività di alcuni carrozzieri non ha confini: forse il futuro degli accordi favorirà i furbi beffando le aziende sane?

f) Nel 2001, l’Unione europea ha fissato un obiettivo: il dimezzamento dei morti sulle strade entro il 2010. L’Italia ha fatto flop nel 2010, ma anche nel 2011 e perfino nel 2012: siamo a -48,5%. Ora i Carrozzieri fiduciari trascureranno ancor più qualità e sicurezza della riparazione, a discapito della sicurezza stradale. È così che il nuovo Governo Renzi appena insediando intende far calare i sinistri e le conseguenze degli incidenti?  Vedremo come  il nuovo inquilino del  ministero dello Sviluppo economico punta a dimezzare ulteriormente i sinistri entro il 2020.

g) I Carrozzieri fiduciari si rendono conto, almeno ora, che la causa della nascita di centri hub come quello Unipol sono loro stessi? Hanno dato un dito alle Assicurazioni, poi il braccio, e alla fine le Compagnie li mangiano vivi, imponendo tariffe e manodopera e costi e materiali.

h) Si può scommetere che Bologna sarà solo un malinconico laboratorio, dove i Carrozzieri fiduciari faranno da cavia e che le Assicurazioni vorranno riproporre quel modello anti-concorrenziale a Torino, Milano, Roma e Palermo?

i) Si può scommetere che a Bologna la magra (ormai di grasso e di ricco non c’è più nulla), di questi laboratori per le cavie ne apriranno addirittura un secondo nella zona opposta al primo?

l) Questi centri di raccolta, fatti 100 i sinistri, quanti sono quelli liquidati direttamente nelle mani dei danneggiati, e soprattutto dove finiscono questi denari?

m) A Bologna ci sono oltre 150 Carrozzerie convenzionate Unipol/Fonsai: si parla di una città piccola come Bologna dove la canalizzazione non ha mai funzionato se non per pochissimi, dove il Carrozziere lavora in convenzione a tariffe ridicole non per le vetture canalizzate, ma per riparare le macchine dei propri clienti e parenti. Ma cosa aspettano i colleghi bolognesi a staccare il cordone ombelicale per rinascere? Fino a quando dovranno vivere un’esistenza da zombie senza futuro? Il latte avvelenato che hanno bevuto negli ultimi tempi  dovrà ucciderli prima che abbiamo un minimo di reazione?

CSF (Centro Studi Federcarrozzieri)


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