Mercoledì 11 novembre 2015, Federcarrozzieri è stata audita al Senato della Repubblica Italiana.
Durante l’audizione alla 10ª Commissione Industria del Senato, Federcarrozzieri e le varie sigle della Carta di Bologna, hanno confermato che l’attuale testo “si ispira ai princìpi del libero mercato, tutela gli automobilisti danneggiati negli incidenti, garantisce i diritti delle vittime della strada”.
Giova ricordare che la prima stesura del ddl prevedeva il risarcimento in forma specifica e l’abolizione della cessione di credito. Due vistosi regali alle compagnie assicuratrici, due norme che violavano pesantemente i diritti dei danneggiati alla libera scelta del carrozziere, mettendo il mercato della riparazione Rca nelle mani dei gruppi assicurativi, ancor più di quanto accada già oggi. Dopo vari passaggi alla Camera quelle due regole anti-concorrenziali e anti-libertarie sono state cancellate. E ora si aspetta l’approvazione del Senato.
In audizione Federcarrozzieri non ha comunque mancato di sottolineare che se il Parlamento ha per ora rimosso sia l’obbligo di riparazione presso le carrozzerie fiduciarie sia il divieto di cessione di credito, questi comportamenti sono tuttavia presenti nei fatti sul mercato laddove si pretende, per esempio, di sanzionare l’automobilista danneggiato che voglia riparare l’auto dal proprio riparatore attraverso un taglio del risarcimento. È una palese violazione della legge ma anche del buonsenso. Infatti la cessione di credito è lo strumento che evita il nero, evita l’abusivismo, controlla il mercato e difende economicamente il danneggiato.
Confidiamo dunque che anche il Senato voglia mantenere la impostazione data al Ddl concorrenza con le correzioni effettuate alla Camera, respingendo anche in questa sede le lamentazione degli oligopoli assicurativi. Che, detto incidentalmente, nel ramo Rc auto in Italia negli ultimi 3 anni hanno fatto utili per oltre 6 miliardi di euro. È altresì incomprensibile che le compagnie assicuratrici vogliano, con una legge su misura, decurtare i risarcimenti delle vittime della strada. Paventando, in caso di approvazione del Ddl concorrenza, un rialzo dei prezzi Rc auto.
Chiusura sulle Autorità di vigilanza. Per controllare che non vengano messe in atto pratiche illecite, esisterebbe pur sempre un’Authority. Ebbene secondo Federcarrozzieri occorre ripensarne il ruolo. Occorre anche che si intervenga sul piano delle sanzioni nei confronti delle compagnie assicuratrici qualora tentino di limitare contrattualmente i diritti dei danneggiati, danneggiati quasi sempre ignari dei propri diritti.
Oltre al presidente Davide Galli l’audizione ha dato spazio anche al dott. Giampaolo Bizzarri che ha sottolineato l’abnorme mole di adempimenti o obblighi che gravano sulle carrozzerie. Per una carrozzeria con 12 dipendenti, l’esborso medio è di oltre 106.000 Euro/anno tra adempimenti per la privacy, adempimenti per la sicurezza sul lavoro e per adempimenti fiscali. E, relativamente ai soli obblighi per la sicurezza, si osservi che il mancato rispetto di ben 20 norme su 23 può avere conseguenze penali per il carrozziere.
Infine il carrozziere Riccardo Melis, vice presidente Federcarrozzieri ha sottolinato che l’incertezza normativa fa si che le compagnie cedano sempre alla tentazione di farsi leggi ad personam e questo ha come ovvia conseguenza l’intasamento dei giudici di pace, cui i carrozzieri sono obbligati a rivolgersi per la tutela dei propri diritti.
La giornata si è conclusa con diversi incontri alla Camera e al Senato.
Slide pubblicate durante l’intervento
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