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Assicuropoli Genova : 700 gli avvocati nel mirino



Consapevole di quanti avvocati onesti esistono in Italia, che lottano sia per i diritti degli assicurati che per i diritti di noi carrozzieri, esiste un’altra Italia che offre la possibilità a tanti professionisti di approfittare della debolezza dei controlli.

Articolo segnalato da: Robertoc

Parcelle e assicurazioni


Genova. Settecento avvocati nel mirino dell’Agenzia delle entrate. Professionisti finiti, da prima dell’estate, sotto controllo del Fisco, sollecitati a esibire fatture e documenti di pratiche legate anche a incidenti. Centinaia di fatture. Prove del loro lavoro, e di conseguenza del loro reddito alla luce de sole. Oppure prove dei guadagni sottratti al Fisco, messi insieme chissà, magari in modo illegale.


La verifica è scattata a partire dagli archivi delle compagnie di assicurazione e dai nominativi dei legali che sono intervenuti in ciascun sinistro stradale. Nel pieno del ciclone di Assicuropoli, la maxi inchiesta della procura di Genova su una serie gigantesca di incidenti sospetti che ha coinvolto periti e poliziotti, avvocati e, negli ultimi tempi, anche una ventina di automobilisti clienti delle assicurazioni.

«È un controllo di routine – avverte il portavoce dell’Ordine forense- come quelli, del resto, che il Fisco sta mettendo in atto anche con altre categorie di professionisti». Che non lascia affatto tranquille le toghe genovesi, a giudicare dalla fibrillazione che sta scuotendo il foro di Genova di fronte agli eventuali risultati dell’indagine del Fisco: perché dalla verifica di decine di centinaia di fatture può emergere molto “nero”.


Il terreno è franoso, le opportunità di “giocare” sulla formula dei rimborsi è pericolosamente invogliante, a ciò si aggiunge la crisi che sta mettendo in ginocchio molti avvocati soprattutto fra i giovani. E che troverebbero nelle pratiche “parafango” (termine gergale) un modo – ma non sempre corretto – di sbarcare il lunario. Anche se occuparsi di questi contenziosi fa parte anche di una vera specializzazione. Settecento avvocati sotto verifica costituiscono una percentuale importante dal momento che gli ultimi dati dell’Ordine parlano di 4.062 iscritti.

E sembra che l’Ordine, forse temendo risultati pesanti dell’accertamento fiscale, starebbe studiando una sorta di azione di tutela degli avvocati eventualmente coinvolti. Sandro Vaccaro, presidente del Consiglio disciplinare dell’Ordine, nega recisamente: «Intanto si tratta di un controllo e siccome di questo si tratta, non implicando fin qui il disciplinare, il consiglio dell’Ordine non è stato nemmeno informato. Figuriamoci se ci si prepara a una specie di class-action di categoria… lo escludo nella maniera più categorica».

Indiscrezione dunque che non trova conferma, che tuttavia è diffusa nei corridoi del Palazzo di giustizia e negli studi.

Ed è confermato che si tratta di un numero molto elevato di fatture, che lo stesso percorso dell’indagine del Fisco sta facendo emergere.


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