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Ambiente e Sicurezza: Rischio Rumore in Carrozzeria



Per le autocarrozzerie si può fondatamente ritenere che possa essere superato il livello di esposizione giornaliera di 80 decibel A, corrispondente al valore inferiore di azione, per cui occorre provvedere alla valutazione del rischio rumore mediante misurazioni fonometriche effettuate da personale adeguatamente qualificato. A conclusione delle misurazioni, eseguite secondo le norme di buona tecnica, il datore di lavoro deve riportarne i risultati nel documento di valutazione dei rischi, nel quale vengono individuate le misure di prevenzione e protezione necessarie per ridurre il più possibile la rumorosità, tenendo conto che alcuni dei solventi presenti nei prodotti (vernici, stucchi, …) utilizzati in carrozzeria possono contribuire con il rumore a provocare danni all’udito. Le misure di prevenzione e protezione consistono in:  • sceltaØ di metodi di lavoro e/o attrezzature meno rumorose con opportuni programmi di manutenzione delle stesse  • separazione delle zone più rumorose e/o sistemiØ di isolamento-smorzamento  • segnalazione dei luoghi di lavoro conØ esposizione a livelli superiori di 85 decibel A  • informazione e formazioneØ ai lavoratori sul rischio;  • consegna di idonei otoprotettori;Ø  •Ø sorveglianza sanitaria se obbligatoria (per esposizione a rumore che eccede il valore superiore di azione di 85 db A) o richiesta (per esposizione a rumore che eccede il valore inferiore di azione di 80 db A). La valutazione del rischio rumore e la misurazione fonometrica devono essere programmate ed effettuate con cadenza almeno quadriennale, o al verificarsi di mutamenti nelle lavorazioni che influiscano in modo sostanziale sulla produzione di rumore, o quando i risultati della sorveglianza sanitaria ne mostrino la necessità.

MODALITÀ D’USO CORRETTO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) L’efficacia dipende direttamente dal tempo che i DPI prima descritti vengono indossati: in tale senso, a parità di intensità rumorosa, è più utile un inserto auricolare utilizzato per tutte le 8 ore lavorative che una cuffia indossata solo per 6 ore giornaliere. Al fine di rendere efficaci al massimo i DPI conviene abituarsi al loro utilizzo tramite un periodo di adattamento seguendo il seguente schema: 1° giorno ½ ora di utilizzo 2° giorno 1 ora di utilizzo – 1 ora di pausa – 1 ora di utilizzo 3° giorno 2 ore consecutive 4° giorno fino a 4 ore consecutive 5° giorno almeno 4 ore consecutive La settimana successiva si aumenta gradatamente fino a raggiungere le 8 ore consecutive, se la rumorosità ambientale lo richiede. Infine, perché il DPI mantenga la sua efficacia, non deve essere modificato o alterato nella sua struttura. L’igenicità L’igenicità del DPI è collegata alla modalità di utilizzo: innanzitutto si ricorda che il DPI è strettamente personale e non cedibile ad altri e per questo motivo deve essere contrassegnato dal nome del proprietario. tutti i DPI devono sempre essere toccati solo con le mani pulite; gli inserti, se del tipo monouso, una volta usati devono essere gettati; gli altri inserti prima di essere riposti nel loro contenitore devono essere accuratamente puliti con acqua e con il detergente indicato dal produttore. È bene sostituirli quando si siano induriti; le cuffie devono essere frequentemente pulite con acqua e con il detergente consigliato dalla casa produttrice, possono essere provviste di guarnizioni di carta o stoffa posizionati sui cuscinetti per assorbire il sudore. È necessario sostituire i cuscinetti quando si siano usurati o induriti. Anche le cuffie dopo l’utilizzo devono essere riposte nel loro contenitore.

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