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Aggiustami.it: 4 dubbi grossi come una casa


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Una piattaforma speciale: consente l’incontro tra l’automobilista che necessita di riparare il proprio veicolo e l’autoriparatore alla ricerca di nuovi clienti. Così si definisce

Aggiustami.it. Che farebbe incontrare domanda e offerta, senza i compromessi dell’asta al ribasso. Che cosa dovrebbero fare gli automobilisti? Entrano sul sito, selezionano il loro veicolo, indicano il danno sulle grafiche ufficiali e caricano le foto della vettura e delle parti danneggiate. L’autoriparatore riceve automaticamente le nuove richieste di preventivo nella sua area riservata, vede tutti i dettagli del danno (grafiche del veicolo, codici e prezzi dei ricambi e tempi di lavorazione) e in base alla propria esperienza e carico di lavoro formulerà la sua offerta. Se l’autoriparatore scopre in officina dei danni ulteriori al veicolo che non erano visibili dalle foto, deve solo comunicare al cliente l’aumento di prezzo ed gli sarà libero di decidere se accettare il nuovo preventivo.

Fuori dalla favoletta

Se volete sognare, automobilisti o riparatori che siate, smettete qui di leggere. Finisce la favola, e inizia la realtà. Siete pronti? Ecco quelle che sono solo le nostre umili osservazioni, a tutela soprattutto dell’automobilista: doverbbe pensarci lui, dovrebbero pensarci le associazioni che rappresentano gli automobilisti e i consumatori in generale; ma non lo fanno, e allora pazienza, ci pensiamo noi.

1) Aggiustami.it è un’asta. Che viene fatta in un mercato di riparatori dove vi sono molte aziende del sommerso, talune completamente insalubri. In un contesto del genere, come possono le aziende serie competere con quelle marce? Come un atleta pulito che sfida un atleta dopato: lotta impari.

2) Aggiustami.it gioca al confronto in àmbito riparazione. Non parliamo di scatole di fagioli. Qui si mette anche in discussione il metodo riparativo. Attenzione: alcune aziende potrebbero barare. Per offrire un prezzo basso si fa in fretta: non smaltisci regolarmente i rifiuti, fai lavorare personale in nero, e il gioco è fatto, il costo della riparazione s’abbassa Così quell’azienda low price è ultra competitiva, col trucco. Siamo in Italia: pochi controlli e scarsamente approfonditi. L’idea di Aggiustami.it (un’asta dove vince chi offre il prezzo più basso) sarebbe buona se fossimo in Svizzera o in Germania, dove tutti i riparatori giacano con le stesse regole, che nessuno infrange.

3) Miocarrozziere.it, tanto per citare una nostra creatura (scimmiottata da  Aggiustami.it e da altri, anche per quanto riguarda la scelta dei colori), è solo un contenitore di carrozzerie iscritte a Federcarrozzieri. Non costa nulla. Tu carrozziere ti iscrivi a Federcarrozzieri e, se realmente non hai contratti di fiduciariato con le Compagnie (lo verifichiamo seriamente), il tuo nome appare nella geolocalizzazione. Inoltre MioCarrozziere.it vuole in futuro coinvolgere gli automobilisti anche con servizi gold, ma su questo torneremo presto con succulente sorprese. Invece, Aggiustami.it fa pagare una commissione del 3%. Questo significa scontare ulteriormente il prezzo che per vincere l’asta hai già ridotto. Lo sconto riguarda anche i ricambi che spesso ci vengono venduti a sconto zero. Senza dimenticare l’iscrizione con una ricarica da 50 euro. Molto strana la registrazione per le carrozzerie che prevede un sacco di domante molto commerciali. Che se ne fanno di quei dati?

4) Con Aggiustami.it, l’autoriparatore riceve automaticamente le nuove richieste di preventivo nella sua area riservata, vede tutti i dettagli del danno (grafiche del veicolo, codici e prezzi dei ricambi e tempi di lavorazione) e in base alla propria esperienza e carico di lavoro formulerà la sua offerta. Se l’autoriparatore scopre in officina dei danni ulteriori al veicolo che non erano visibili dalle foto, deve solo comunicare al cliente l’aumento di prezzo ed gli sarà libero di decidere se accettare il nuovo preventivo. Che succede nella realtà? Faccio il preventivo per un danno al paraurti post che vedo nelle foto leggermente urtato, prevedo il ripristino del paraurti per 300 euro, il cliente accetta, smonto il paraurti e trovo sotto un bel rivestimento post completamente insaccato, il preventivo aumenta a 700 euro, il cliente non accetta, io rimonto e consegno l’auto. Il costo dello smontaggio e della preventivazione ad hoc chi lo paga? La percentuale che mi viene sottratta dal sistema pari al 3% dei famosi 300 euro quando mi verranno restituiti? Occhio: tutte le volte che non riparo ci rimetto un sacco di soldi.

Qualcuno ci aveva provato in passato.

Vi ricordate l’articolo sul Blog ? “Vu’ Riparà Periti e Carrozzieri alla spicciolata ”  L’articolo ha avuto un successo incredibile con 168 commenti, ma ora le cose sono cambiate, questa volta non si tratta di una software house. All’epoca i carrozzieri erano ricchi, ora c’è la crisi, pensate forse che sia possibile incrementare il volume di lavoro in carrozzeria con le aste al ribasso ?

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