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VentiVentinove: quale prospettiva per le Youngtimer in Italia?

La legge stabilità 2015 abolisce le agevolazioni per il bollo delle auto storiche, quelle con più di 20 e meno di 30 anni. Per fare il punto della situazione, sabato 9 maggio 2015 si tiene un convegno cui parteciperanno attivamente anche Federcarrozzieri, con il presidente Davide Galli in veste di relatore. Il nome della conferenza è “Scateniamo le Nonnette” (Verona Legend Cars, c/o Verona Fiere), organizzata dal RIVS (Registro Italiano Veicoli Storici). E noi abbiamo voluto andare oltre titolando quest’articolo “VentiVentinove: quale prospettiva per le Youngtimer in Italia?”, con un gioco di parole a indicare gli scenari per le vetture over 20 e under 30 anni.


I veicoli ventennali: un patrimonio da difendere Alla tavola rotonda “Scateniamo le Nonnette”, verranno messi in luce i recenti sviluppi legislativi in materia di veicoli storici, con particolare riferimento alla totale abrogazione dei benefici fiscali per i veicoli ultraventennali. Novità che hanno generato il malcontento dell’intero comparto, penalizzando l’attività di tutti gli attori del settore, in primis i collezionisti, gli appassionati e le associazioni impegnate nella promozione del patrimonio motoristico come di un bene di pubblica utilità. Per questo motivo il RIVS (Registro Italiano Veicoli Storici) organizza una conferenza dedicata alla tematica dei veicoli storici e della legislazione in materia, al fine di raccogliere spunti utili a fornire proposte concrete di revisione dell’attuale legislazione in materia. Saranno coinvolti anche esperti legali e politici vicini alla nostra causa, oltre che esperti di settore, per offrire una panoramica quanto più ampia possibile del movimento e dei danni causati da una legislazione miope. Si affronterà il tema dell’indotto derivante dalla passione per le auto d’epoca, e del rischio di dispersione del patrimonio motoristico italiano di presente e (ancora di più) futura rilevanza storica e collezionistica.

È caos Fra l’altro, regna il caos. Il bollo è una tassa regionale: se il governo decide che le auto storiche devono pagare il bollo, a chi spetta l’ultima parola, alle regioni o all’esecutivo stesso? Molte regioni intendono continuare a non far pagare il bollo alle auto storiche, e il governo preme affinché a livello locale ci si adegui alla normativa nazionale. Nel frattempo, gli automobilisti che hanno le “nonnette” non sanno a che santo affidarsi, perché nessuno ha una risposta certa sul bollo: è da pagare? E quanto? Complimenti a chi ha ideato la norma all’interno della legge stabilità. Siamo sullo stesso livello di chi ha scritto l’articolo 8 del decreto destinazione Italia (poi cancellato perché distruggeva i diritti delle vittime della strada e regalava il mercato della riparazione auto alle assicurazioni), e di chi ha copiato e incollato quell’articolo 8 dentro il disegno legge concorrenza.

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