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  • Immagine del redattoreFedercarrozzieri

Le confederazioni e l’Ania vanno verso un tavolo per validare il loro protocollo. 14 associazioni de

I carrozzieri italiani avevano ricevuto le due identiche comunicazioni di Cna (leggi qui) e di Confartigianato (leggi qui ) dove si dava atto della ritrovata concordia tra confederali e associazioni dei consumatori e si indicava un percorso virtuoso per il futuro sviluppo delle linee guida della riparazione a regola d’arte  oltre che per i temi del noto protocollo d’intesa sulla liquidazione dei sinistri.


Alla vigilia della nuova convocazione confederale fissata al 22 ottobre 14 associazioni dei consumatori hanno detto di no (leggi qui la lettera delle associazioni consumatori) al disegno divisivo confederale chiedendo al MISE di fare la sua parte.

Secondo 14 associazioni dei consumatori (Acu, Adusbef, Altroconsumo, Assoconsum, Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi, Assoutenti, Casa del Consumatore, Codacons, Codici, Confconsumatori, Centro Tutela Consumatori Utenti, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino) la convocazione presso la sede di Confartgianato per il 22 ottobre “per discutere di una road map dedicata ad argomenti in tema di rc auto” appare in realtà volta a discutere “ in maniera impropria” di “questioni di natura tecnica e questioni di natura liquidativa”.

L’iniziativa confederale viene definita dalle 14 associazioni dei consumatori come  “chiaramente rivolta a delegittimare il lavoro già avviato” del tavolo “sulle riparazioni a regola d’arte costituito e validato dal CNCU, dal Mise e dall’Ivass oltre che rivolta a perseguire fini di natura commerciale non attinenti alla previsione di legge, nel tentativo di conferire una copertura istituzionale ad accordi di altro genere tra imprese assicuratrici e confederazioni artigiane” con evidente riferimento al protocollo per la liquidazione di sinistri tra confederazioni e Ania il cui progetto ormai pare essere l’unica attività svolta dalle confederazioni a tutela della categoria da oltre tre anni e che ad oggi pare arenato tra le difficoltà delle normative antitrust che preoccupano più Ania che le confederazioni

Inoltre le 14 associazioni dei consumatori dichiarano espressamente “che non intendono sostenere in alcun modo un tale disegno (quello del protocollo)” e difatti “ribadiscono che la sede istituzionale dei lavori è il tavolo indetto dal CNCU già avviato al MISE i cui lavori sono già avviati”.

Pertanto i consumatori confermano che ” intendono proseguire i lavori già avviati” ai quali partecipa anche Federcarrozzieri “adottando i metodi consolidati per l’elaborazione delle linee guida basato sullo scambio documentale da condividere ed approvare notiziando tutti i soggetti che la norma di legge ha individuato come interessati e che potranno apportare emendamenti, integrazioni e migliorie al percorso di elaborazione paranormativo”.

Il disegno politico ora è evidente: confederali e Ania, con qualche associazione dei consumatori che riterrà di aderire al loro progetto, tenteranno attraverso questa improbabile copertura politica di concludere quel Protocollo (leggi qui) (leggi anche qui), che ad oggi non è mai decollato per l’opposizione (leggi qui) ( e anche qui) della maggioranza dei carrozzieri italiani.

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