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La “franchigia” del 10% in Rca di Unipol è illegittima: Federcarrozzieri scova la clauso

Federcarrozzieri è anzitutto propositiva: siamo nati per creare, unire i carrozzieri, cercare di spiegare, spingere disegni legge intelligenti. Ma talvolta siamo costretti a essere distruttivi: andiamo a caccia di norme scorrette, contratti illegali, comportamenti irregolari. Proprio di recente, abbiamo scovato una clausola fuorilegge nella polizza Rc auto UnipolSai. Ci riferiamo alla franchigia del 10% in caso di cessione del credito al carrozziere indipendente. Un modo per controllare in modo illecito il mercato della riparazione. Ancora una volta il Giudice di pace (di Bologna!) ha detto no, con la sentenza 1147 del 2 aprile 2015, che segna un’altra netta vittoria del carrozziere indipendente assistito dai legali di Federcarrozzieri. E la cocente sconfitta per un gigante della Rca come Unipol, fra le compagnie che più spingono a favore del ddl concorrenza, il regalo del governo Renzi alle assicurazioni.


Quella penalità che non sta né in cielo né in terra La causa vedeva due contendenti, ossia la carrozzeria indipendente Losi contro UnipolSai. Un automobilista, vittima di un sinistro con diritto al risarcimento, cedeva il credito al carrozziere Losi. Ma UnipolSai dava l’ok solo al 90% del rimborso, perché il contratto Rca prevedeva il 10% di franchigia in caso di riparazione presso carrozziere non convenzionato. La franchigia (o più precisamente scoperto, se si parla di percentuale) è quella parte di rimborso a carico dell’assicurato, non risarcito in determinate situazioni che non riguardano certamente la garanzia Rc auto obbligatoria. È ovvio. E lo ha già detto la Cassazione, in particolare con l’ordinanza 5928/2012: si è ribadita la natura non contrattuale dell’obbligo dell’assicuratore di risarcire il danno anche nel caso di risarcimento diretto Rc auto.


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