top of page
  • Immagine del redattoreFedercarrozzieri

LA BELLA FAVOLA DEL RAPPORTO UNIPOL – CNA.

Articolo pubblicato su Car Carrozzeria di Maggio

Quello che sta succedendo all’interno di CNA Servizi alla Comunità suscita una tale perplessità che è bene riflettere attentamente sulla sua capacità di rappresentare i propri iscritti senza ventilare sospetti di conflitti di interesse o pressioni dall’esterno.


I fatti che descriveremo, infatti, sono la dimostrazione di una sconcertante involuzione di ciò che dovrebbero essere le normali relazioni sindacali, quasi a dimostrazione di uno scarso interesse della confederazione per il settore della carrozzeria.


IL 9 APRILE – L’INTERVISTA DEL FUNZIONARIO ALLA RADIO Il nove aprile la Carta di Bologna sbarca a Roma presentando una proposta complessiva e tecnicamente avanzata per la RC Auto. Tutte le organizzazioni promotrici, che comprendono il caleidoscopio di attori che ruotano attorno al settore assicurativo sono presenti. Patrocinatori, avvocati, medici legali, consumatori, artigiani, periti, Vittime della Strada dimostrano, davanti ad una folta platea e ai numerosi politici intervenuti, che un’altra riforma è possibile. L’On. Matteoli si sofferma con dovizia di particolari sulla proposta di agenzia antifrode in campo assicurativo, il Sottosegretario Cosimo Ferri, in un articolato intervento, difende le ragioni delle Vittime della Strada, l’On. Colletti stigmatizza l’operato delle autorità di controllo, IVASS e Antitrust, chiedendone una profonda revisione. Vi sono stati poi gli interventi dell’On. Marco di Stefano, che ha illustrato i punti del progetto di legge, e dell’On. Paolo Russo, che ha sottolineato il livello di collaborazione tra le varie componenti politiche durante lo stralcio dell’articolo 8. E’ stata, quindi, una giornata memorabile che ha rappresentato per tutti i presenti un momento di crescita culturale e di consapevolezza del fatto che l’unità fa la forza.

turco

9 APRILE – L’INTERVENTO DI CNA ALLA RADIO

Invece di mostrare interesse o la minima solidarietà per un evento frutto del lavoro certosino e volontario di professionisti e imprenditori, lo stesso giorno, il responsabile di CNA Servizi alla Comunità viene intervistato alla radio con il presidente dell’ANIA chiedendo al governo l’ennesimo, dannoso e paternalistico tavolo di concertazione con la Confindustria delle compagnie basato sull’ormai fantomatico protocollo del buon governo nel settore della riparazioni che, secondo un documento strategico della Confederazione adottato il 19 marzo, vorrebbe stimolare l’uso della delega lasciando praticamente l’artigiano in balia del danneggiato e dell’assicurazione. Una così grande dimostrazione d’indifferenza nei confronti dei movimenti reali, delle aspirazioni di imprenditori in difficoltà non si era mai vista così come la testardaggine nel volersi muovere con un metodo da vecchio sindacato consociativo.


10 APRILE – INCONTRO DEL PRESIDENTE DI CNA CON I VERTICI UNIPOL Il giorno dopo il presidente di CNA servizi alla Comunità, secondo un comunicato diffuso dell’ineffabile funzionario, incontra i gruppi regionali dell’UNIPOL. Il suo intervento se non fosse per la serietà e la gravità del contesto, sembra un grottesco tentativo di accattivarsi le simpatie di una Compagnia che non è certo nota, anche in virtù di note cronache giudiziarie, per comportamenti signorili o cavallereschi. Le argomentazioni esposte comunque sono meritevoli di essere valutate attentamente con una punta di sconcerto. Pur tralasciando il fatto che sarebbe istituzionalmente sensato, prima di andare ad una riunione del genere, cercare di interrogare la base, il fatto che il presidente dei Carrozzieri affermi che “esiste da molto tempo un rapporto storico ed istituzionale con reciproca soddisfazione fra CNA-UNIPOL” suscita un moto di rabbia per non dire di indignazione. E’ infatti una inutile “captatio benevolentiae” che non rappresenta la realtà delle cose, almeno per molti artigiani e patrocinatori affiliati a CNA. Anche nella sua seconda affermazione Mingozzi sostiene, forse per apparire più simpatico alla potente compagnia bolognese, che “la convenzione nazionale complessivamente rappresenta un insieme di opportunità e vantaggi per le imprese, gli imprenditori e le famiglie”. Il Presidente dell’Unione forse dimentica che la convenzione assicurativa dell’Unipol per gli associati CNA conteneva, in una prima stesura, le clausole che stimolavano la canalizzazione presso le carrozzerie convenzionate e che solo una levata di scudi di Federcarrozzieri e di molti consorzi ha fatto in modo, nonostante l’inerzia e le distrazioni del solito funzionario, che fosse modificata. A un occhio tecnicamente esperto vi è inoltre da aggiungere che quella convenzione non ha vantaggi diversi da quelli che può avere un buon cliente di una compagnia assicuratrice. Insomma, un esordio di fronte al Presidente e all’amministratore Delegato dell’Unipol così infelice fa riflettere se è vero, come è vero, che è stato addirittura condito dai termini “bella favola” per descrivere il rapporto tra CNA e l’Unipol e, addirittura, “giocare in casa”. Per considerare seriamente tali parole basterebbe pensare cosa accadrebbe se leader della Fiom, Maurizio Landini, usasse tali termini andando, senza interpellare i suoi iscritti, a una riunione con Sergio Marchionne e la dirigenza della Fiat. Ad ogni buon conto, esauriti i salamelecchi, il presidente implora la dirigenza Unipol ad abbandonare i progetti “hub” e “Presto e Bene” e “di lavorare insieme per rilanciare e portare a termine il tavolo tecnico e politico già aperto con ANIA tra le associazioni di categoria nazionali e tutte le compagnie di assicurazioni, da estendersi alle associazioni dei consumatori, il tutto sotto l’egida del Ministero dello sviluppo economico finalizzato a redigere un protocollo d’intesa riguardante le regole e le procedure di qualità e trasparenza per la riparazione dei veicoli”. Ecco il punto! Si chiede alla Compagnia di abbandonare due progetti relativi i soli riparatori fiduciari per aderire a una piattaforma, definita dalla stessa CNA, in cui tutti gli artigiani sarebbero costretti, volenti o nolenti a diventarlo. L’esito dell’intervento è comunque negativo. La compagnia bolognese desidera continuare con APB e non si pronuncia sul progetto “Hub”. Questo secondo progetto forse non sta riportando un grande successo commerciale ma è un grande deterrente per costringere i riparatori convenzionati ad accettare condizioni sempre più stringenti.

centro raccolta incidenti

16 APRILE INCONTRO CON L’ANIA La cavalcata nel mondo assicurativo di CNA, nonostante la magra figura bolognese, continua con un incontro con l’ANIA a Milano dove partecipano funzionari, presidenti e delegati regionali anche delle altre confederazioni. L’esito della riunione è chiaro: le compagnie vogliono risparmiare sulle riparazioni e basta, tutto il resto sono elementi collaterali. Anche in questo caso la cosa che più stupisce è che di tale vertice non vi è traccia nei comunicati delle associazioni. Omettere di annunciare pubblicamente la piattaforma che si vuole sottoporre alle Compagnie di un incontrarle è un fatto inquietante.

unipol sai

LIBERI ARTIGIANI IN LIBERO MERCATO – DALLA FRANCIA ARRIVANO I CARROZZIERI LIBERATI DALLO STRAPOTERE DELLE COMPAGNIE La Carta di Bologna ha organizzato un evento il 17 maggio nel quale un rappresentante confederale francese insieme ad un esperto discuteranno dei benefici della legge Hamon e dove sarà consolidato il progetto di legge sulla RC auto da consegnare al legislatore. Lo stesso giorno CNA si incontrerà a Bologna, con tutti i rappresentati regionali per elaborare un altro progetto che ancora non c’è e non si sa, a dire il vero, con quali tecnici sarà elaborato. E’ chiara una cosa: se le confederazioni invece di muoversi in modo erratico e ambiguo appoggiassero i promotori della Carta di Bologna la politica sarebbe maggiormente sollecitata a muoversi a favore dell’autonomia delle imprese artigiane. Invece di chiudere la favola con l’Unipol con il classico “e vissero felici e contenti” come vorrebbe Mingozzi sarebbe forse meglio che le confederazioni rinnovassero tutti la dirigenti che ormai da cinque anni cercano un “accordicchio” con le compagnie con una ostinazione forse solo dettata dal fatto di mantenere la poltrona. E’ ora di cambiare radicalmente lo scenario.

Di Stefano Mannacio

Articolo pubblicato su Car Carrozzeria di Maggio

IL Blog ringrazia per la concessione alla pubblicazione

1 visualizzazione0 commenti
bottom of page