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Il sorpasso. Definizione ed effettuazione della manovra

di Fabio Bergamo

Il sorpasso è la manovra che consente al conducente di posizionare il suo veicolo davanti a quello che lo precedeva nella medesima direzione di marcia, prima dell’effettuazione di esso. È disciplinato dall’art. 148 del CdS, va eseguito all’interno dei limiti di velocità consentiti dalla strada sulla quale si svolge, ed ha come scopo quello di favorire la fluidità del traffico rendendo dunque più sicura la circolazione.



Esso può essere effettuato all’interno della propria corsia di marcia spostandosi a sinistra e quindi allontanandosi dal margine destro della stessa, o al di fuori di essa oltrepassando la linea di mezzeria (se discontinua) – che nelle autostrade e nelle strade a senso unico separa le corsie, mentre nelle strade a doppio senso separa anche i sensi di marcia – se consentito dalla segnaletica e con lo spazio sufficiente.

Può essere compiuto per diverse ragioni: il ripristino della distanza di sicurezza ridottasi per le diverse velocità adottate dai veicoli; una situazione di emergenza; il veicolo che lo precede viaggia lentamente, deve svoltare o è fermo per avaria o malore del conducente, ecc.., e non per gareggiare in velocità come se il conducente fosse in pista, anche quando si trovi a guidare un’autovettura sportiva o comunque con motore ad alte prestazioni (sorpassare infatti non vuol dire eccedere nella velocità, creare pericolo o intralcio per gli altri utenti della strada); in più dove le corsie sono più di due, per favorire la correttezza e la sicurezza di tale manovra è necessario viaggiare sempre sulla corsia più libera a destra.

La manovra del sorpasso è – insieme all’attraversamento delle intersezioni (incroci) – la condizione di guida più pericolosa specie se realizzata in situazioni oggettive difficili; ecco perché la sua effettuazione richiede l’esecuzione di varie fasi e quindi una discreta esperienza di guida oltre alle buone condizioni del veicolo ed una scena stradale che garantisca la normale sicurezza per compierla.

Il Codice

della strada prevede tre tipi di manovre di sorpasso: il sorpasso atto al superamento, lo scorrimento, l’affiancamento; e per il sorpasso atto al superamento prevede due modalità di effettuazione che sono: il sorpasso in velocità ed il sorpasso in ripresa.

Il sorpasso atto al superamento che è quello più pericoloso, permette al veicolo incolonnato di cambiare posizione passando anteriormente ossia davanti al veicolo che prima lo precedeva; esso richiede due cambi di corsia (il primo comporta lo spostamento laterale rispetto al veicolo da sorpassare e il secondo richiede il rientro in colonna alla fine della manovra) e quattro fasi per il suo svolgimento in sicurezza (valutazione, preparazione, esecuzione, conclusione). Proprio perché tale manovra richiede il cambio di corsia (nello specifico due cambi di corsia: uno per uscire prima del sorpasso, ed uno per rientrare dopo il sorpasso), l’accensione del segnalatore luminoso di direzione (freccia) è obbligatoria. Consentito, e dunque facoltativo, è il lampeggiamento con l’uso dei fari abbaglianti, per segnalare al conducente del veicolo da sorpassare e agli eventuali veicoli che procedono dal senso opposto, l’intenzione di voler effettuare la manovra. Il CdS, infatti stabilisce che, nelle strade ad una sola corsia per senso di marcia, il conducente del veicolo da sorpassare, per facilitare la manovra, oltre a non aumentare la velocità, si sposti il più possibile sul margine destro della corsia.

Lo scorrimento (noto anche come “semplice superamento”), è

il sorpasso tra i veicoli che marciano per file parallele; esso non richiede il cambio di corsia.

L’affiancamento che non è un sorpasso in due tempi, si ha quando due veicoli si affiancano l’un l’altro nella medesima corsia di marcia per motivi relativi alla circolazione stradale (l’esempio tipico è quando all’incrocio per stop o semaforo rosso, un veicolo procede dritto e l’altro svolta a destra dopo che i due si sono affiancati, o ancora per intasamento del traffico, ecc…)

Il sorpasso in velocità si realizza quando la manovra viene effettuata senza l’aumento della velocità: il veicolo sorpassante (detto anche veicolo lanciato), è molto veloce rispetto a quello sorpassato e può avvenire con o senza il cambio di corsia.

Il sorpasso in ripresa richiede invece che il veicolo sorpassante acceleri (il conducente scala di marcia se necessario) cioè aumenti in pochi istanti la sua velocità per effettuare la manovra in tutta sicurezza. Il sorpasso in ripresa è più pericoloso di quello in velocità perché richiede un repentino aumento di velocità e una maggiore distanza da coprire visto che il veicolo sorpassato viaggia anch’esso ad una velocità non certamente ridotta e comunque tale da non consentire al veicolo sorpassante, il sorpasso in velocità; può avvenire con o senza il cambio di corsia.


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Le fasi del sorpasso atto al superamento

Le fasi del sorpasso atto al superamento (sorpasso in velocità o in ripresa) sono quattro, come già accennato: valutazione, preparazione, esecuzione, conclusione.

La valutazione prevede che il conducente controlli la scena stradale in cui si effettuerà il sorpasso: controllo della visibilità, della distanza sufficiente alla esecuzione in sicurezza della manovra (su un tratto a senso unico la distanza utile al sorpasso è uguale alla distanza necessaria e dunque visibile alla sua effettuazione più la distanza di arresto, su un tratto di strada a doppio senso con due sole corsie bisogna considerare anche lo spazio percorso dal veicolo proveniente dal senso opposto, generalmente in tale situazione la distanza di visibilità utile per il sorpasso deve essere doppia rispetto a quella sufficiente all’effettuazione della manovra); controllo del traffico, della segnaletica (divieto di sorpasso, segnali di pericolo, segnaletica orizzontale, ecc..) e della strada (condizioni del piano e del suo andamento) e della possibile manovra di sorpasso avviata da altri conducenti (naturalmente il controllo va fatto in entrambe le direzioni di marcia se la strada è a doppio senso di circolazione; per la visione posteriore si utilizzeranno gli specchietti interno ed esterno facendo attenzione all’angolo morto prodotto da quest’ultimo); controllo della velocità del veicolo o dei veicoli da sorpassare (la velocità dei veicoli da sorpassare è determinante per la definizione della distanza e della velocità del veicolo sorpassante necessarie all’esecuzione in piena sicurezza del sorpasso).

La preparazione prevede che il conducente segnali al guidatore del veicolo da sorpassare come a quello che lo segue e a quello che viene dal senso opposto, l’inizio della manovra di sorpasso tramite l’azionamento dell’indicatore di direzione e ove possibile con l’uso del clacson (segnalazione sonora intermittente) o con il lampeggiamento delle luci abbaglianti (segnalazione luminosa intermittente). Per i veicoli provenienti dal senso opposto come per quelli posteriori, un piccolo spostamento a sinistra del veicolo e di breve durata (approccio al sorpasso) faciliterà la visione delle luci dell’indicatore di direzione in funzione, nonché il lampeggiamento delle luci abbaglianti se utilizzate.

L’esecuzione del sorpasso porta il veicolo sorpassante ad uscire dalla corsia di marcia (deviazione laterale) e ad affiancarsi al veicolo da superare (affiancamento in ripresa o in velocità): in questa fase l’indicatore di direzione viene tenuto acceso solo per il tempo necessario al cambio di corsia. La manovra, se con sorpasso in ripresa, viene effettuata innestando la marcia più bassa e accelerando in modo da ultimare tale fase nel minor tempo possibile e nel rispetto della sicurezza stradale. Il veicolo sorpassante mantiene la distanza di sicurezza longitudinale durante lo spostamento a sinistra e laterale nel corso dell’affiancamento (la distanza di sicurezza longitudinale ad inizio sorpasso e laterale nell’affiancamento deve essere commisurata alla velocità con cui si effettua la manovra). Per garantire il massimo della sicurezza il conducente del veicolo sorpassato favorirà l’esecuzione del sorpasso rallentando e portandosi quanto più vicino al margine destro della corsia di marcia fino alla fine del superamento (tale manovra potrà essere effettuata fin dall’inizio del sorpasso cioè da quando il veicolo sorpassante si sarà spostato dalla corsia di marcia). Nel caso in cui il conducente del veicolo sorpassante non completi la manovra e desideri riaccodarsi per sicurezza, il conducente del veicolo non più sorpassato accelererà quanto basta, per facilitarne appunto il rientro.

La conclusione del sorpasso si identifica col rientro del veicolo nella corsia di marcia. In questa fase il conducente segnala previamente il rientro con l’utilizzo dell’indicatore di direzione ed effettua tale manovra una volta che vede nello specchietto interno il veicolo sorpassato. La conclusione del sorpasso deve essere effettuata in maniera omogenea come nel caso della esecuzione senza generare movimenti bruschi del veicolo che potrebbero creare effetti negativi sulla sua dinamica.

Il Sorpasso a destra

Il sorpasso sul lato destro è consentito quando il veicolo che precede, ha segnalato di svoltare a sinistra, quando è fermo sul lato sinistro della strada in cui si marcia a senso unico, quando un tram circola al centro della strada (se il tram è fermo lo si può superare a destra solo se è presente l’isola salvagente). Il sorpasso a destra in autostrada attualmente non disciplinato dal Codice della Strada, è possiamo dire, ammissibile come “semplice superamento in velocità, effettuato senza il cambio di corsia, del veicolo che procede a sinistra della corsia occupata dal veicolo che intende superarlo” (Fabio Bergamo).

Il Sorpasso a destra in autostrada


Il CdS attualmente in vigore vieta il sorpasso a destra in autostrada consentendo il semplice superamento a destra (sorpasso senza cambio di corsia). Sul mio sito il lettore più attento, troverà un mio scritto che mostra invece la validità giuridica del sorpasso a destra in autostrada e la sua utilità ai fini della sicurezza anche e soprattutto per favorire il corretto utilizzo delle tre corsie. Nel medesimo elaborato vengono definite da me anche le corsie autostradali in base al loro utilizzo, cosa che invece nel CdS è fatta solo per gli altri tipi di corsie (es. corsia di accelerazione, corsia di decelerazione, corsia di marcia, corsia di emergenza, corsia riservata, ecc…). Ecco il link:  http://www.fabiobergamo.it/la-verita-sul-sorpasso-a-destra-in-autostrada.asp

Sul sito sono disponibili le importanti proposte sulla sicurezza stradale già all’attenzione del Ministero dei Trasporti.

Fabio Bergamo

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