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Carrozzieri contro sindacato Cna: l’accordo con Unipol è un boomerang

La storia è semplice: a Grosseto, i sindacati dell’asse Cna-Concama (Consorzio carrozzerie maremmane) fanno un accordo con Unipol; risultato iniziale, 23 carrozzieri protestano con energia. Il motivo? Quel patto è un boomerang, che danneggia proprio i carrozzieri e gli automobilisti. E le associazioni di categoria non dovrebbero sostenerlo. Inoltre, scrive il Tirreno, il ruolo di Nevio Bernardini, allo stesso tempo presidente del Concama e al vertice del ramo sindacale dei carrozzieri Cna, per loro è incompatibile: “Deve andarsene”.


Se il signor Rossi si rivolta

In ballo c’è il risarcimento in forma specifica: con l’accordo dei sindacati Cna, l’automobilista incidentato viene spinto fra le braccia dei carrozzieri convenzionati, a fronte di un presunto e minimo sconticino. Un guaio per i carrozzieri indipendenti, tagliati fuori, e fortemente danneggiati. Due gli schieramenti in campo. Uno: il direttore Cna, Renzo Alessandri, più il presidente Concama, Nevio Bernardini, favorevoli all’accordo. Due: Marco Rossi, titolare di una carrozzeria a Grosseto. Rossi, contrario all’accordo, è il simbolo della rivolta e sbotta: “A fronte di pochi euro di sconto sull’assicurazione Rc auto, c’è chi è costretto ad andare a una carrozzeria, anziché un’altra. Ma così perde la possibilità di rivolgersi dal carrozziere di fiducia”. Viene subito messo in evidenza che è il cittadino a perdere la libertà di scelta del carrozziere.

Una frattura interna

Rossi replica alle parole del direttore Cna Alessandri: “Il Concama ha fatto trattative con la Unipol e lui, nella sua veste di direttore Cna, avrebbe dovuto tutelarci. Invece, ci ha messo in difficoltà dando il proprio assenso e facendo da spalla al Concama. In questo modo ha sminuito la categoria dei carrozzieri”. Ma sarà solo un fuoco di paglia? Rossi è senza freni: “Ci stiamo organizzando e probabilmente ci presenteremo alle future elezioni interne all’associazione”. Insomma, una spaccatura interna. Dopodiché, Rossi ne ha pure per Bernardini: “Non abbiamo avuto ancora risposte riguardo alla nostra richiesta di passare la sua posizione al vaglio del collegio dei garanti. Ci aspettiamo che qualcuno valuti il suo doppio ruolo”.

Ma quale legge…

Non finisce qui. La Cna dice che la tutela dei titolari di carrozzerie è legata all’approvazione del disegno di legge presentato a Roma. Ma Rossi non ci sta: “Più che la legge, il problema in Maremma è l’operato del Concama. Consorzio che ha stretto accordi con Compagnie non seguendo il criterio che ne aveva suggerito la nascita. Un modo di fare che non ha portato vantaggi alle carrozzerie della provincia. Si lamentano per non essere stati invitati alla riunione della scorsa settimana? Il consorzio mette in campo politiche ostili all’interesse dei carrozzieri, normale non fosse invitato”. Dopodiché, volano gli stracci. Bernardini ricorda come alcuni “dissidenti” avessero in tasca accordi con Compagnie. “Sono poca roba e non vincolano i clienti. Quello del Concama – la replica di Rossi – comprende molte Compagnie e muove una mole di lavoro enorme a discapito di tutti gli altri. Il Concama rinunci al contratto con Unipol e Nevio Bernardini si dimetta da presidente di categoria Cna”.


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