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Carrozzeria Bentivoglio, di Macerata: carrozzeria d’epoca, più che storica

Il Cinquecento è il secolo d’oro per  Macerata:  nei primi anni del secolo, si temeva l’invasione dei Lanzichenecchi; così, si conclusero in fretta i lavori alla cinta muraria. C’è uno splendido esempio di sistema bastionato sangallese, che cingeva il Borgo Novo (Corso Garibaldi di oggi) e il Borgo Vecchio (Via Mozzi), con la costruzione di fortini penetrativi verso l’esterno. Ci si difendeva e si offendeva. E in una città che profuma si storia e d’arte, c’è una carrozzeria altrettanto storica. Ne parliamo col diretto interessato: Andrea Bentivoglio, titolare della Carrozzeria Bentivoglio.



Andrea Bentivoglio

Quando è nata la tua carrozzeria? “Secondo una ricerca fatta sulle attività storiche della provincia di Macerata, e in particolare sulle origini delle carrozze,  Bentivoglio Sante nella seconda metà dell’Ottocento era uno dei costruttori di questi veicoli. Aveva sei dipendenti ed era il mio bisnonno. Poi, l’officina passò in mano ai Fratelli Bentivoglio, di cui Gino era mio nonno. Su una copia  di una fattura si evince la data, 1933. Comunque, sull’unico attestato che è stato riconosciuto a mio padre Bentivolgio Enzo, si evince che nel 1967 erano oltre 125 di attività. Il 90% dei titolari delle carrozzeria nella nostra zona, sono stati dipendenti di mio padre”.


Fattura

Quante generazioni di Bentivoglio in quella carrozzeria? “Numerose. E si fermerà con me. Mio figlio ha preferito un altro lavoro e sinceramente oggi non so dargli torto, quindi le generazioni sono state quattro, se non sbaglio i conti…”


ferrari

La tua carrozzeria è più che storica, è d’epoca: negli ultimi anni, quali sono stati i cambiamenti più significativi? “Se ti riferisci alla carrozzeria, negli ultimi due anni ho provato a trasformarla in una una società; ma si è rivelata una scelta disastrosa. Ho preferito chiudere e ripartire da solo da zero. Anzi, da sottozero. Se invece ti riferisci alla situazione della nostra attività, gli ultimi anni, per colpa di colleghi che si sono venduti l’anima al diavolo, il nostro settore è andato sempre peggio; ma anche per il mercato in generale. Negli ultimi due anni, sto vedendo in giro auto sempre più vecchie e sempre più ammaccate”.


Articolo

Come vedi il presente e il futuro per i carrozzieri? “Vado un po’ controtendenza e voglio pensare positivo. Presto i colleghi si renderanno conto che le Compagnie ci prendono per il collo. Se rinunciamo tutti alle convenzioni, le Assicurazioni e chi li protegge nel palazzo non potranno far nulla per imporre le loro condizioni. Troppo ottimista vero? Lo so, solo un sogno. La realtà forse sarà più semplice, sarà sempre il cliente a fare la differenza e riconoscere il lavoro di qualità a quello economico imposta dalle Assicurazioni”.


Auguri di Natale

Libertà di scelta da parte dell’automobilista: che cosa ne pensa? “La libertà deve essere totale. Non si può obbligare qualcuno a fare qualcosa che non vuole o non sa. Stiamo di fronte a un cartello vero e proprio, e il famoso Antitrust cosa fa? Fatta qualche lodevole eccezione, le associazioni dei consumatori che fanno? Fanno firmare ai clienti contratti capestro o illeggibili, ma tutto regolare… Mah. Noi sul cliente abbiamo investito tempo e soldi, li abbiamo coccolati, aiutati. Poi arriva una qualsiasi Assicurazione e li manda  dove vuole lei. Non mi sembra molto corretto e concorrenziale. Lo stesso dicasi per la riparazione e sostituzione del parabrezza: le Assicurazioni puntano a indirizzare i clienti verso le multinazionali che riparano i vetri. Io invece ho sempre sostituito e riparato parabrezza. Cosa devo fare per diventare un affiliato di Expert Glass? [sorride]”.


Macchina

La macchina della foto, secondo mia zia, quindi sorella di mio padre, dovrebbero averla costruita mio nonno con il fratello, poi partita per Torino, alla lancia, e sparita nella storia.

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