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Accordo Allianz-Consumatori: che tristezza

Allianz fa il suo lavoro. Cerca di introdurre, di riffa o di raffa, camminando sul filo del rasoio, il risarcimento in forma specifica. Un modo per scavalcare bellamente 17.000 carrozzieri indipendenti, spingendo l’automobilista danneggiato nelle braccia del carrozziere convenzionato. Così ha tutto sotto controllo: riparazione, manodopera, velocità del lavoro. Con la scusa di abbassare i costi delle riparazioni e di eliminare le truffe (i carrozzieri indipendenti, brutti sporchi e cattivi, gonfiano i risarcimenti). Pazienza che il risarcimento in forma specifica sia stato stroncato dalla commissione Giustizia. Pazienza che già tre Governi abbiano invano tentato di farlo diventare legge senza riuscirci, perché alla fine si sono scontrati con la realtà: riparazioni di bassa qualità, pericolo per la sicurezza stradale, di ribassi tariffari neppure l’ombra. E va bene: Allianz fa il suo mestiere. Un colosso tedesco che tenta di asfaltare il buon senso pur di generare nuovi gustosi e succhiosi profitti. Ma quello che ci fa tristezza sono le associazioni dei consumatori. Le quali, lo dice il nome stesso, dovrebbero tutelare e difendere solo gli interessi dei consumatori. E invece si accordano con le Assicurazioni, firmando patti che tutto sono fuorché a favore degli automobilisti.


Da brividi

Con un comunicato diffuso da poche ore,  Allianz Italia ha annunciato la stipula di un protocollo d’intesa con le otto associazioni dei consumatori che aderiscono al Forum Ania Consumatori: Adiconsum, Adoc, Cittadinanzattiva, Codacons, Federconsumatori, Lega consumatori, Movimento difesa del cittadino e Unione nazionale consumatori. E già qui abbiamo il primo brivido. Non ci piacciono i Consumatori che vanno a braccetto con l’Ania, ossia con la Confindustria delle Assicurazioni. Ognuno dovrebbe stare a casa propria, separato da interessi diversi: l’Ania fa gli interessi delle Assicurazioni; i Consumatori fanno, in teoria, gli interessi dei danneggiati. Come avviene nei Paesi anglosassoni. Ma evidentemente l’italica deriva consociativa la si legge anche in questi accordi strampalati. Veniamo al motivo all’accordo: “Per ridurre i costi, a carico dei consumatori, delle polizze Rc auto e delle garanzie accessorie (incendio e furto, atti vandalici e eventi naturali, kasko completa e collisione) e per promuovere la conciliazione paritetica, strumento fondamentale per la semplificazione delle procedure di risarcimento degli assicurati, nell’ottica di una sempre maggiore attenzione al cliente”. Ridurre le Rca. E come? Mistero. Conciliazione paritetica: ah sì, quella che l’Ivass (il vigilante sulle Assicurazioni) ha appena sostanzialmente definito un gigantesco flop, visto che gli automobilisti sentono puzza di bruciato lontano un miglio.

Dettagli da paura

Gli accordi di convenzione, stipulati in esecuzione del protocollo d’intesa, prevedono l’applicazione di determinate condizioni “a favore degli aderenti alle associazioni dei consumatori per i quali sussistano i presupporti specificati nei predetti accordi di convenzione” . Quindi, solo se fai parte dei loro, dei Consumatori: pagando immaginiamo, perché a questo mondo di gratuito non c’è nulla. Ed ecco i punti cruciali.

Uno. Beneficio complessivo del 15% su polizze Rca e altre garanzie accessorie. E che cos’è il beneficio complessivo? Quello comprensivo dello sconto riservato dagli accordi di convenzione e degli sconti di tariffa per clausole risarcimento del danno in forma specifica e risoluzione delle controversie mediante il ricorso alla procedura di conciliazione paritetica. Della serie: se fai come dico io Assicurazione, allora hai lo sconto. Se no, sono fatti tuoi.

Due. L’impegno a esperire la conciliazione paritetica. Il flop osceno di cui sopra si diceva.

Tre. Il divieto della cessione del credito. Mai dare il credito ai carrozzieri indipendenti brutti sporchi e cattivi: difenditi da solo, se sei capace. Non vogliamo gente esperta in contratti e risarcimenti Rca (i carrozzieri indipendenti) fra i piedi.

Quattro. L’utilizzo delle carrozzerie fiduciarie. Appunto: niente carrozzieri indipendenti, se ancora non si fosse capito.

Controllo totale del Grande Fratello

Insomma, un totalitarismo assicurativo, in cui il Grande Fratello controlla tutto: risarcimenti, carrozzieri convenzionati, manodopera. Alla facciaccia della concorrenza e del libero mercato. Idee, quelle di Allianz, che per la cronaca sono anche contenute nel disegno legge Rca voluto dalla senatrice Vicari, sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico. Segno che la lobby delle Assicurazioni colpisce nel segno.


Centro Studi Federcarrozzieri
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